Altro che auricolari nelle orecchie, basta con le occhiatacce allorologio perché si è sempre in ritardo. Qualcuno ha pensato a un modo alternativo di ingannare lattesa alla fermata del tram. In quei minuti di stop obbligato nella frenesia della metropoli, ha pensato lautore - anzi lautrice - dellinsolito passatempo, «provate a mettere in moto un po il cervello. Provate a risolvere un indovinello». E così ha legato al palo una tavola di legno rossa scritta a mano: «Da ragazzo la sua abilità erano i calcoli (...) Lo fecero contabile alla corte di Carlo Martello (..) Al ritorno del re dalla battaglia di Poitiers, questi si intensificarono, tanto che, per risolverli, ricorse a uno stratagemma: tese fili di ogni sorta e li fece correre per la stanza dopo averli inchiodati alle pareti. Sui fili fece scorrere palline di diversi colori, cui attribuì un valore numerico prestabilito. Spostando le palline in qua e in là, egli contava», eccetera eccetera con un curioso susseguirsi di indizi e particolari. Fino allultimo, forse decisivo per sciogliere lenigma. «Il suo nome è in piazza Cairoli». Firmato: «Sara».
«Ma chi è il personaggio misterioso? E poi, chi è sta Sara?». Se lo chiedono i milanesi che da settimane, ormai, si arrovellano sullarduo quesito appeso al palo e che fa il giro della città. Ieri è stato avvistato in via Giambellino alla fermata del 14, prima aveva stuzzicato le menti dei «lettori» in via Correnti. «Come diavolo si chiama linventore del pallottoliere?». La risposta non è proprio a portata di mano.
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