da Londra
La stampa britannica, che si è spesso dimostrata poco benevola nei confronti di Silvio Berlusconi, sui fatti degli ultimi giorni ha preferito però evitare sferzate acide. Gli articoli del giorno dopo si limitano a registrare i fatti soffermandosi sul quadro di unItalia in difficoltà, con un governo che non piace allopinione pubblica e unopposizione che, a causa delle fratture interne, non è riuscita a capitalizzare il malcontento degli elettori verso il centrosinistra. Risulta difficile per gli inglesi - e i commentatori politici non fanno eccezione - comprendere un sistema politico così diverso e complicato come quello italiano tanto che alcuni, come il Times, hanno perfino preferito non prendere nota del terremoto che sta squassando il panorama politico italiano. Quelli che invece ne danno conto, dal riformista The Guardian allipercritico Financial Times, concordano tutti su un paio di punti. Il primo: il governo Prodi non è amato dalla gente. Il secondo: lopposizione non è riuscita ad approfittare del malcontento a proprio vantaggio. E non per colpa del Cavaliere. «I sondaggi rivelano un significativo malcontento verso il governo - spiegava ieri il Financial Times - tuttavia lopposizione frammentata non è riuscita a trarne profitto a causa di una rivolta contro Berlusconi guidata dai suoi stessi alleati, Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini».
Ma il Cavaliere non è uno che si arrende, questo lo sanno bene anche gli inglesi.
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