da Bolzano
Linno di Mameli suonato con tamburo e sciacquone, la «installazione artistica» sequestrata nei giorni scorsi a Bolzano, tornerà a essere esposta al Museion. Il tribunale del riesame di Bolzano ha infatti ordinato il dissequestro dellinstallazione, la cui esibizione nella galleria altoatesina aveva suscitando numerose proteste e polemiche. Fino allaccusa di vilipendio nei confronti di un «emblema dello Stato». La procura sta valutando di fare ricorso contro lordinanza in Cassazione. Lopera sarà quindi di nuovo esposta al Museion, dove compare nellambito della mostra «Group Therapy», con i soliti tamburi e lo sciacquone in sottofondo.
Linchiesta della procura era stata aperta dopo un esposto di Alleanza nazionale. La direzione del museo si era limitata a «prendere atto» della decisione della procura. Nel registro degli indagati con lipotesi di vilipendio alla bandiera o ad altro emblema dello Stato sono finite le due ideatrici dellinstallazione, Eleonora Chiari e Sandra Goldschmied, di 35 e 31 anni, che vivono e lavorano a Roma.
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