Cronaca locale

Insegne dei negozi, tolte 4mila multe: fuorilegge pure il "torno subito"

L'assessore Cadeo intervine su quella che è stata definita la "delirium tax" che colpiva i negozianti: annullati tutti provvedimenti presi dal 3 al 23 dicembre

Migliaia di multe in appena venti giorni, dal 3 al 23 dicembre. Roba da insospettirsi, e da chiamarla subito «delirium tax». Anche perché, prima che il servizio di riscossione fosse affidato a una società esterna, il Comune in tre settimane trovava fuori norma circa 350 insegne dei negozi. Quando a dicembre i commercianti hanno cominciato a ricevere le multe da 416 a 3mila euro è scoppiata subito una rivolta. Dopo aver controllato uno a uno i 666 verbali già inviati e bloccato gli oltre tremila in partenza, ieri l’assessore all’Arredo urbano Maurizio Cadeo ha deciso di annullare tutti i provvedimenti. Fa presente che dai controlli sono emerse parecchie anomalie, dal verbale con lo stesso numero di matricola ma firmato da persone diverse, alle contestazioni con una data addirittura precedente all’esternalizzazione del servizio. Ma, soprattutto, un’applicazione fin troppo fiscale della legge: sono stati multati i «torno subito», perché il negoziante non aveva segnalato quando lo avrebbe esposto. «La mia posizione - ha spiegato Cadeo - resta di contrarietà alle esternalizzazioni ad aggio, come quello fatto in questo caso, che può “indurre in tentazione” gli accertatori». Le multe dunque «decadono a tutti gli effetti», a chi ha già pagato verranno resi i soldi. «Abbiamo deciso anche la risoluzione del contratto con la ditta per questo incarico di accertamento», precisa l’assessore. L’annullamento riguarda circa 4mila sanzioni date per mancanza di autorizzazione ad esporre messaggi pubblicitari. Restano valide invece le contestazioni tributarie, ossia gli avvisi di accertamento per il recupero di tributi evasi, emessi dalla stessa società (la «Maggioli»): quelli registrati dal Comune sono 9mila, su 65mila «mezzi pubblicitari» controllati, e la cifra è destinata a raddoppiare dato che i mezzi pubblicitari sul territorio sono 110mila. Soddisfatta l’Unione del commercio, il segretario generale Gianroberto Costa precisa che «chi ha ragione di essere multato non scamperà, il Comune farà i controlli. Ma quei numeri ci avevano insospettiti».
Per aiutare a superare la crisi quei negozianti che hanno attività nelle aree dei cantieri (come piazza XXV Aprile o piazzale Lagosta), il Comune ha stanziato ieri 2 milioni. Palazzo Marino, spiegano gli assessori alle Attività produttive Giovanni Terzi e alle Infrastrutture Bruno Simini, lancerà un bando e costituirà un fondo a rotazione cofinanziato dalla Regione (che metterà un milione).

I prestiti, fino a 20mila euro da restituire in 60 mesi, aiuteranno circa 350 negozianti.

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