Politica

Insetti in carrozza Trenitalia rottama 508 vagoni

In pensione finiscono i vecchi convogli difficili da pulire con i moderni macchinari

Nino Materi

Trenitalia travolta dagli insetti. Proprio come accade in estate quando, facendo footing nel parco, ci si imbatte in un nugolo di moscerini: il malcapitato cerca di liberarsene con la mano, ma loro non ti mollano neppure se gli spruzzi contro un’intera bomboletta di Raid. Intanto le Fs sono passate al contrattacco e - nell’attesa di «ammazzare stecchite» cimici, zecche e pulci che infestano i treni - ha deciso di rottamare 508 vecchie carrozze che «mal si prestano alle moderne tecniche di pulizia».
Un epilogo che «ronzava» nell’aria già da qualche settimana: giorni funestati per gli utenti delle Ferrovie, oltre che dai soliti ritardi, anche da un’improvvisa invasione di parassiti sbucati dai più remoti anfratti degli scompartimenti. Vagoni presi di mira dalle «bestioline» quattro volte nel mese di settembre, oltre al clamoroso caso dell’altro ieri sull’Eurocity Nizza-Napoli, bloccato dai passeggeri al grido di di: «Aiuto, siamo assaliti dagli insetti!». Esagerazioni, forse. Fatto sta che Trenitalia ha deciso per il momento di rafforzare il sistema di pulizie dei convogli e, dal mese prossimo, di affidarsi a nuovi criteri «scientifici» per garantire poltroncine a prova di acari.
Intanto Trenitalia ribadisce che le procedure utilizzate nelle ultime settimane per disinfestare le 2.800 vetture della media e lunga percorrenza sono state verificate e validate da un pool di igienisti e parassitologi e che restano attive le procedure che prevedono come un treno non possa essere fatto partire se non raggiunge un determinato standard di pulizia.
Comunque, sottolinea ancora la società, «per prevenire ulteriori inconvenienti e rafforzare la pulizia a bordo dei treni, Trenitalia ha deciso di togliere dalla circolazione 508 carrozze della media e lunga percorrenza che male si prestano per la loro età ad essere sottoposte alle moderne tecniche di pulizia».
Una decisione che potrebbe avere riflessi sul numero delle carrozze a disposizione, tanto che Trenitalia già mette le mani avanti, scusandosi «fin d’ora per l’eventuale riduzione del numero dei posti disponibili, certa di avere la comprensione della clientela». Clientela che - è bene sottolinearlo - quotidianamente già mostra moltissima «comprensione», considerata la qualità di un servizio spesso inversamente proporzionale al costo dei biglietti in continua crescita.
Intanto la Cub Trasporti ha chiesto un incontro con Regione Liguria e Trenitalia, per ottenere il ritiro immediato dei licenziamenti, dal 15 ottobre, dei lavoratori della società Ageco di Genova per la scadenza dell’appalto delle pulizie sui treni. Il sindacato, che trae spunto dall’episodio dell’infestazione di cimici su un vagone del treno Nizza-Napoli, auspica la continuazione del servizio di pulizia dei treni «con strumenti, uomini e con la sicurezza indispensabile».
Secondo la Cub Trasporti gli episodi di infestazione da insetti sui treni «sono anche gli effetti della privatizzazione del trasporto ferroviario, dello smembramento delle ex FS, delle gare d’appalto al massimo ribasso, della riduzione del personale di pulizia, della precarizzazione dei rapporti di lavoro». «Dove prima il servizio era svolto di norma da sette persone - osserva il sindacato autonomo - ora ce ne sono solo tre e devono svolgere lo stesso tipo di lavoro in ancora meno tempo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti».
E c’è già chi, dovendo viaggiare in treno, non dimentica di mettere in valigia anche l’insetticida. Non si sa mai..

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