da Parigi
«Insider trading su larga scala» è l'accusa che l'authority della Borsa francese Amf ha mosso ai responsabili del gruppo franco-tedesco Eads e della sua filiale Airbus. Lo scandalo sembrava insabbiato, ma ieri il Figaro ha pubblicato le anticipazioni sul documento dell'Amf avviando una reazione a catena di polemiche, accuse e illazioni. Vediamo di dividere le cose certe da quelle probabili o semplicemente possibili.
Ecco le prime. Airbus, società non quotata in Borsa, ha giocato una scommessa rischiosa puntando sul super-jumbo A-380, programma che nel 2005 ha cominciato a registrare ritardi senza che nessuno - al di fuori del management e dei principali azionisti della casa madre Eads - conoscesse la reale situazione.
Nel novembre 2005 e nel marzo 2006, quando il titolo Eads andava a gonfie vele, ci sono state due ondate di vendite da parte di dirigenti del gruppo, ma il segreto sull'A-380 e anche sull'A-350 (bimotore a lungo raggio concepito per replicare all'americano Dreamliner B-787) è stato mantenuto in modo efficace. Il 4 aprile 2006 lepisodio più clamoroso: cessione di un gran quantitativo d'azioni Eads (ben il 15%) da parte dei due azionisti privati che avevano (e continuano ad avere) un ruolo chiave nel gigante aeronautico europeo: i francesi di Lagardère (holding della famiglia omonima, che controlla anche il polo editoriale Hachette) e i tedeschi di DaimlerChrysler.
Nelle settimane seguenti sono finalmente filtrate informazioni su Airbus e il 13 giugno 2006 c'è stato l'annuncio formale della crisi: nella sola giornata del 14 il titolo Eads ha perso il 26%. Nei mesi seguenti è stato messo a punto il programma di ristrutturazione, che prevede il taglio di migliaia di posti di lavoro. Il vertice è stato riorganizzato e il francese Noël Forgeard, che aveva partecipato in prima persona alla contestatissima vendita d'azioni, non è più il "pilota" di Airbus. Però Lagardère e DaimlerChrysler continuano a essere i principali azionisti privati. Questi i fatti.
È probabile che ci sia stata una concertazione tra i principali dirigenti e tra i principali azionisti privati di Eads allo scopo di nascondere il più possibile la verità sul gruppo. Gli stessi acquirenti dell'A-380 (il cui primo esemplare verrà consegnato il 15 ottobre prossimo, in forte ritardo sul programma) erano presumibilmente all'oscuro della realtà.
C'è poi la sfera delle ipotesi più o meno plausibili, che diventano altrettante mine vaganti in un periodo in cui i sindacati (francesi, tedeschi e spagnoli) sono nervosissimi perché impegnati a digerire il drastico piano di ristrutturazione.
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