Insieme su Youtube: «Mio fratello Miccoli» Il figlio del boss ora imbarazza il Palermo

Gli ha dedicato pure un video che si può ancora scaricare da Youtube: «Io e mio fratello Miccoli». Un’autentica venerazione quella che Mauro Lauricella 26 anni, figlio del boss Nino arrestato qualche giorno fa a Palermo, aveva per il bomber rosanero Fabrizio Miccoli. E poi ci sono le foto inserite nel suo profilo Facebook che li ritraggono uno accanto all’altro in locali alla moda della città e sulla tribuna dello Stadio Barbera mentre nella bacheca spiccano tra i film preferiti Il capo dei capi, Il padrino e Il camorrista. Quello tra Lauricella e il bomber che ha piegato l’Inter sembrerebbe un consolidato rapporto di amicizia che sta creando non poco imbarazzo nel Palermo calcio anche se il presidente Zamparini fa quadrato attorno al suo fantasista e parla di «un mucchio di sciocchezze». Tutto nasce da un’informativa della Dia che definisce i rapporti tra Miccoli e Mauro Lauricella «cordiali e costanti». Nel fascicolo ci sono anche le foto scattate dal polizia e carabinieri mentre davano la caccia al «re delle estorsioni» Nino Lauricella arrestato mentre passeggiava confuso tra la folla nello storico mercato di Ballarò. Mauro Lauricella è comunque un incensurato e da anni orbita nel mondo del calcio. Questo potrebbe spiegare l’infatuazione per Miccoli. Gli inquirenti vogliono comunque capire se il capitano Palermo sapesse che era pur sempre il figlio di uno degli ultimi boss ancora in circolazione, latitante dal 2005. In difesa dell’idolo dei tifosi siciliani scende in campo proprio Mauro Lauricella. «Fabrizio – afferma- non c’entra niente. Lui non sapeva chi sono io e chi è mio padre». E poi spiega che quella venerazione nasce proprio dall’incontenibile passione per il calcio. «Io amo il calcio – afferma- ed ho anche giocato in serie C.

Ho frequentato l’ambiente del calcio e così ci siamo conosciuti». Sulla scorta del rapporto della Dia la procura di Palermo ha aperto un fascicolo. Miccoli comunque non è indagato né è prevista a breve una convocazione in procura.

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