da Milano
Chi sarà il prossimo? È la domanda che molti operatori si ponevano ieri sera dopo che Mps e Sanpaolo Imi, quasi in contemporanea, hanno annunciato di aver ceduto le azioni torinesi derivanti dal prestito convertendo. Intesa (5,51%), Capitalia (3,47%) e Unicredit (5,09%), insieme a Bnl (2,49%), Bnp e Abn Amro, sono le altre banche accorse in soccorso del Lingotto nel 2002 con il prestito di 3 miliardi convertito lo scorso settembre in azioni.
Intesa e Capitalia, almeno per ora, non avrebbero intenzione di seguire lesempio di Mps e Sanpaolo Imi. «Non ho nessun commento sullargomento», ha risposto ieri ai giornalisti Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit. Intanto la scelta di Monte Paschi e Sanpaolo Imi di cedere le proprie quote in Fiat non ha condizionato la posizione delle agenzie di rating. Standard&Poors ha infatti sottolineato di non volere modificare il proprio giudizio sul Lingotto.
«Per noi - ha spiegato da Parigi un portavoce dellagenzia - il fatto che alcuni azionisti di Fiat abbiano deciso di vendere le loro partecipazioni non ha alcuna influenza sul giudizio relativo alla società e sulle sue prospettive. Ciò che importa è il miglioramento delle performance della divisione Auto. È su questo che si basano le nostre valutazioni». Attualmente il rating a medio termine assegnato da S&P a Fiat è pari a BB- mentre quello a breve termine è pari a B. La previsione è «stabile».
Fitch ha invece annunciato di aver migliorato loutlook a «stabile» da «negativo». Confermati i giudizi senior unsecured BB- e quello di breve termine B. A convincere lagenzia sono stati i primi segnali che il piano di ristrutturazione sta funzionando, la stabilizzazione delle quote di mercato dellAuto alla fine del 2005 e la soluzione positiva di varie questioni legate al debito. «Riteniamo che il peggio sia passato, sia sul fronte finanziario che su quello dellattività.
Lagenzia, come ha rilevato lanalista Paolo Leschiutta, vede rischi a livello operativo e non a livello di rifinanziamento del debito in scadenza.
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