Un debito di 83 milioni di euro che rischia di mettere in ginocchio i Vigili del Fuoco. Questa la situazione secondo la Corte dei Conti. Le difficoltà di bilancio riguardano tutte le voci, dagli affitti al rifornimento degli automezzi, per arrivare alle forniture di energia elettrica, metano e acqua. I costi previsti si aggirano sugli 87 milioni, mentre gli stanziamenti si fermano a 36. Ai buchi si sommano i mancati rimborsi da parte della Protezione Civile. «La situazione è drammatica - afferma Pompeo Mannone, segretario generale della Cisl Vigili del Fuoco -. I tagli ai bilanci ci hanno ridotti in ginocchio. Abbiamo difficoltà anche a fare benzina ai nostri mezzi, tra laltro vecchi e in condizioni precarie». Ancora peggiore la situazione del personale: «In Europa lo standard è di 45mila uomini: in Italia siamo fermi a 26mila».
Pronta anche la protesta, appena sarà terminato il periodo critico per gli incendi: «Lavorare così significa mettere a repentaglio la vita dei pompieri. Nella Finanziaria il governo dovrà trovare le risorse per sanare questa situazione».Intanto i Vigili del Fuoco rischiano la bancarotta
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