da Milano
Almeno 450 mila euro. È il tesoro destinato a dare speranza ai bambini malati e che invece si è volatilizzato. Chissà dove. Un fatto è certo: il denaro, raccolto attraverso migliaia di salvadanai sparsi in negozi e centri pubblici di tutta Italia, era affluito sui conti correnti bancari e postali dellassociazione Lamore del bambino, una onlus che segue i piccoli da operare allestero. Da lì è sparito e ora, al termine di una lunga e controversa inchiesta, la magistratura presenta il conto ai presunti responsabili dellammanco: i vertici dellassociazione. In carcere sono finiti Marino Antonetti, patron dellassociazione, e Francesco Giusto, presidente della onlus fino al 2002. Obbligo, invece, di presentazione alla polizia giudiziaria, per tre volte alla settimana, per i due figli di Anotonetti.
Linchiesta è stata condotta dal pm Gaetano Ruta, lo stesso che ha chiesto e ottenuto le condanne di Wanna Marchi e della figlia Stefania Nobile. Ruta già a gennaio aveva puntato il dito contro i vertici dellassociazione, ma ad aprile, dopo una lunga attesa, il gip aveva respinto le ordinanze di custodia. Poteva essere un colpo mortale, per lindagine, ma così non è stato. Ruta si è rivolto allora al Tribunale del riesame che in agosto gli ha dato ragione. A quel punto a decidere è stata chiamata la Cassazione e la Suprema corte il 13 dicembre scorso ha disposto lesecuzione delle ordinanze, eseguite dalla Guardia di finanza. E in particolare dal Nucleo di polizia tributaria del Comando provinciale di Milano.
Laccusa è pesantissima: associazione a delinquere finalizzata allappropriazione indebita; in pratica gli indagati avrebbero dirottato sui propri conti le ingenti somme destinate ai bambini afflitti da gravi patologie e bisognosi di delicati interventi allestero, in strutture superspecializzate.
La realtà era assai più desolante: già sotto la gestione Giusto «si erano volatilizzati - a sentire la Guardia di finanza - centinaia di migliaia di euro di cui si ignora ancora la destinazione». Fin qui i militari che tratteggiano i contorni di una storia avvilente, cresciuta sullhumus della sofferenza e della generosità popolare.
In ogni caso, i soldi sarebbero stati drenati per un lungo periodo di tempo.
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