Intel manda in pensione il silicio

E lancia l’«afnio» per il processore del futuro

da Milano

Più piccoli, veloci ed ecocompatibili. Sono prodotti, almeno in parte, con un nuovo materiale metallico e dunque diverso dal silicio. Si tratta della nuova gamma di processori di Intel, colosso mondiale dei microchip, che si propongono di rivoluzionare l’intero settore. «È uno dei cambiamenti più grandi degli ultimi quarant’anni», ha detto Gorgon Moore, co-fondatore di Intel. Il chip, che fa parte della nuova gamma denominta Penryn, ha una dimensione di 45 nanometri (un nanometro corrisponde a un miliardesimo di metro), circa il 30% in meno rispetto ai 65 nanometri degli attuali processori. Al posto del silicio, per alcune parti del prodotto è stato usato un nuovo materiale, chiamato afnio, che dovrebbe incrementare la velocità del chip del 20% e ridurre il dispendio energetico del 30 per cento. Secondo Intel, il chip dovrebbe dunque essere più efficiente, con un miglioramento delle performance rispetto ai modelli precedenti tra il 7 e il 13 per cento. Se il prodotto si rivelasse effettivamente in linea con le promesse dell’azienda, Intel segnerebbe un punto a proprio favore nella rivalità con Advanced Micro Devices (Amd).

I nuovi processori Intel Core 2 Extreme e Xeon Quad-Core sono dedicati in special modo agli appassionati di videogiochi per pc di fascia alta e ai server più potenti. La Borsa però è rimasta fredda all’annuncio facendo registrare un aumento del titolo Intel solo dello 0,8%.

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