Comincia il tam tam. Diciamolo, se ne sentiva la mancanza. Il tam tam dello scontento interista, ovviamente. Moratti ha lanciato la volata, il popolo di internet, facebook, Twitter è stato svelto a seguirlo. Il bello del tifo interista è questo: guai agli intrusi, se criticano la squadra del cuore. Ma quando se ne prendono loro la responsabilità, diventano impietosi, velenosi, ad alto tasso di realismo. Ormai anche Benitez è entrato nel tritatutto. Aveva goduto di un periodo di impunità, un salvacondotto per dimostrare le sue qualità. Ma lInter, intesa come squadra, lha tradito. E lInter, intesa come società, non lha mai aiutato, negandogli qualunque rinforzo che non fossero giovanetti da costruire e far maturare.
Con quel suo fare da orso Yoghi, Rafa è riuscito a barcamenarsi. Ma alla vigilia di un derby, trovandosi in condizioni dinferiorità in classifica e nel parco giocatori, servirebbe un colpo di ingegno o di genio. LInter di Benitez sta perdendo ai punti contro quella di Mourinho. Il paragone conduce sempre lì. Otto punti in meno (all11ª giornata) rispetto allanno passato. Ma come confrontarsi con la buona ventura dellanno del triplete? Impossibile, ingiusto e ingiustificato. Meglio guardare al primo anno di Mou: qui i punti in meno sono quattro. Non è impietoso il confronto con il quadriennio di Mancini, nel quale venne costruita la squadra poi ereditata da Mourinho e rinforzata da Moratti: Mancio ottenne 15 punti al primo anno, 20 al secondo, 28 al terzo, 25 al quarto.
I paragoni reggono... con ununica certezza: lInter del triplete non cè più. Svanita nelle cattive interpretazioni dei giocatori, nella massa di infortuni e negli errori della campagna acquisti. Ecco perché Benitez non va condannato, anzi apprezzato, surrogato, capito e atteso. Partito con un gioco più promettente, rispetto al precedente, ora ha perso il filo: tutto si sta imbastardendo, cè involuzione, è spuntato il giovane meno atteso (Obi), stanno a sfogliar la margherita gli altri (Biabiany, Coutinho, Pandev). Non lo ha mai tradito Etoo. Gli sta dando tutto, ma davvero tutto Zanetti. Gli altri dovrebbero guardarsi allo specchio. Il popolo di Internet ha già fatto sapere lopinione sulla presunta anemia di Sneijder. «Anemia mia, torna a casa tua», canticchiano facendo il verso ai Cugini di campagna. E chi vuol intendere....
Dicono che, con Benitez, lInter non andrà da nessuna parte. Anche se le basterebbe andare a vincere la coppa Intercontinentale. Ma poi si chiedono: chi sbaglia i gol? Chi prende i pali? Chi si infortuna? Chi cura giocatori che subiscono ricadute? Andrebbe aggiunto: chi ha venduto Balotelli e tenuto Maicon, Milito o Sneijder? Chi sta a pancia piena? Critica e autocritica. Sano realismo. Meglio prendersela con chi se lo merita.
LInter dellanno passato ha seriamente rischiato di perdere lo scudetto, a Barcellona (girone Champions) rimediò una figuraccia. Basta un nonnulla per cambiare una stagione. Per ora Benitez chiede di riavere qualche giocatore. Ha scommesso sulla presenza di Cambiasso nel derby, costringerà Etoo a giocare dove non gli piace, sperando nella vena ritrovata di Milito. Magari giocherà Sneijder, lo ha confermato pure lui («É passata la debolezza, ci sarò»). Olandese finora certamente anemico, in campo.
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