Inter, che sollievo «Grazie al Bari, ora è tutto aperto»

Sospirone di sollievo. L’Inter non poteva partire per Monaco con animo più leggero. D’accordo, c’è la Champions e il Bayern è un brutto affare. Ma il Milan ha fatto un regalino niente male ai cugini che vanno a giocarsi l’ultimo spicchio «italiano» d’Europa. Verità dal sen fuggita fa dire a Stankovic: «Il Bari ci ha dato una grossa mano, anche se noi dovremmo pensare alla partita pareggiata con il Brescia. É aperto ancora. Vediamo fino alla fine».
Il retropensiero tifoso potrebbe dire: occasione persa per farsi sotto. Il petto gonfia quando la paura passa. Idea suggellata da Materazzi che, insieme a Stankovic, ieri è andato a distrarsi con l’All star game del basket italiano al Forum di Assago. «Fortunatamente anche gli altri hanno fatto un passo falso. Quindi le nostre chance di vincere lo scudetto rimangono intatte». Anzi, psicologicamente sono forse aumentate: il Milan rischia di perdere Ibra per squalifica, l’Inter potrà recuperare qualche malato, un po’ di entusiasmo e chissà quanto d’altro se la Champions cambiasse faccia.
L’Inter va e il Milan l’aspetta. Leonardo ha deciso di imbarcare tutta la comitiva per Monaco, anche Pazzini che con questa Champions non c’entra nulla: può essere solo spettatore. Rimangono a Milano Suazo (c’è ancora, anche se ve ne siete dimenticati), Samuel che lotta per giocarsi ancora una partita in questa stagione. In gita andrà Diego Milito, l’uomo sul quale aveva puntato Moratti per tirar lo sgambetto ai tedeschi nel ritorno. Sarà in tribuna a Monaco e poi penserà al derby. Ieri il presidente è andato ad Appiano a prender visione di persona e a caricare la squadra per una impresa che renderebbe più preziosa la stagione e la Champions conquistata in maggio.
Ieri mattina ad Appiano pioveva, grigio e nuvole che non sposavano l’animo della gente nerazzurra: sotto, sotto, c’è speranza di grande impresa. L’Inter ne ha la potenzialità. L’assenza di Milito fa male, la magica notte di Madrid è un amuleto che la compagnia nerazzurra si porterà dietro: Eto’o, Sneijder e Pandev hanno forma e sostanza. Sneijder è tornato un magnifico fuciliere nelle punizioni, prende più pali che gol, ma sembra l’hombre del destino. Bayern-Inter rischia di essere sfida tulipana fra due raffinati della specie pallonara. Robben è reduce da tre reti all’Amburgo. Sneijder ha ripreso a segnare e vivacizzare la manovra nerazzurra. Non è quello che si è sorbito Benitez, molto più vicino a quello che si è goduto Mourinho.
Toccherà all’olandesino far la differenza, soprattutto in una partita che si annuncia difficile per entrambe le difese. Il miglior attacco dell’Inter potrebbe essere la difesa del Bayern. Ma anche viceversa. Leonardo conta di tener salda la sua difesa con il recupero di Lucio: ieri hanno lavorato con la squadra Cambiasso, Chivu e Thiago Motta. Lucio ha fatto recupero in palestra, Ranocchia ha una contusione. Vista così, notizie scarsamente confortanti. Ma i giocatori nerazzurri (e i medici che dettano informazioni e diagnosi) hanno abituato a miracolosi recuperi. Così miracolosi da sbalordire. Dunque il problema al gluteo di Lucio potrebbe diventare solo un ricordo nel giro di due giorni.

E allora Leo avrebbe la difesa titolare, guarnita dalla voglia di rivincita di Julio Cesar, mezzo colpevole nella partita d’andata, un centrocampo con facoltà di scelta (Zanetti-Cambiasso-Stankovic, con Kharja e Thiago alternative) e l’unico trio d’attacco a disposizione. Eppoi, pensaci ancora tu: Eto’o. Ma quel Milan, in leggero affanno, sarà un’iniezione di energia.

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