Inter, Leonardo sotto l'albero

L'ex tecnico del Milan sarà sulla panchina dei "cugini" fino al giugno 2012: guadagnerà 2,5 milioni a stagione. Alla ripaertura del mercato subito un rinforzo in difesa: Ranocchia dal Genoa

Inter, Leonardo sotto l'albero

Milano - Moratti riparte da un ex rossonero. Forse per sfruttare l'effetto Ibra al Milan. Il giorno di Natale i tifosi interisti hanno trovato sotto l'albero il nuovo allenatore: Leonardo. Il brasiliano succede a Rafa Benitez, il cui contratto era stato risolto il 23. Leonardo ha firmato un contratto che lo legherà all'Inter fino al 30 giugno 2012 (si parla di un ingaggio di due milioni e mezzo). "Tutta l'Inter - si legge - dà il benvenuto a Leonardo. Sarà il tecnico brasiliano, 41 anni, a guidare la squadra Campione del Mondo e d'Europa a partire dal 29 dicembre, giorno della ripresa degli allenamenti al centro sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile".

In bocca al lupo A Leonardo - è l'augurio del club - "il più sincero e grande in bocca al lupo, convinti che saprà mettere la sua classe, la sua esperienza di campionissimo e la sua mentalità a disposizione della società e della squadra, per ottenere insieme i risultati che tutta l'Inter e tutti gli interisti vogliono ancora". L'annuncio è arrivato all'improvviso, poco prima delle 19: lo stesso Moratti qualche ora prima aveva congedato i cronisti sotto gli uffici della Saras, dicendo che per l'ufficializzazione bisognava attendere dopo Natale. Poi l'accelerata che ha fatto planare Leonardo alla guida della squadra nerazzurra.

Nuova era Ora il dopo-Benitez può iniziare. La squadra ha bisogno di ritrovare una guida e soprattutto fiducia in un nuovo tecnico. Leonardo, pacato e intelligente, potrebbe essere la persona adatta. In più, trova un gruppo galvanizzato dalla vittoria mondiale e che, con l'imminente arrivo dal Genoa di Andrea Ranocchia (difensore centrale, classe 1988), può riempire il vuoto lasciato in difesa da Walter Samuel. Per Leonardo un Natale nella sua nuova veste di allenatore e nuova avventura dopo quella con il Milan e la brusca rottura con il presidente Silvio Berlusconi. Un rapporto difficile che portò al divorzio prematuro tra il brasiliano e il club rossonero.

Questioni di incompatibilità che hanno avuto la meglio anche sull'ottimo rendimento della squadra nell'anno di Leonardo. Il 'salto della quaglia', oltre che in politica, vale anche nel calcio, ma non soddisfa del tutto i tifosi nerazzurri. Ma se i risultati arriveranno, tutto sarà presto dimenticato. Anche il passato in rossonero.

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