Inter, ok per Arnautovic. Fiorentina Real con l’arrivo di Drenthe

Vieira litiga con i nerazzurri: non vuole andarsene Juve e D’Agostino sempre lontani, ma si tratta ancora

Inter, ok per Arnautovic. Fiorentina Real con l’arrivo di Drenthe

Gente che arriva, gente che parte, ad esempio Arnautovic e Vieira. Marko Arnautovic è a Milano con un seguito importante, suo fratello, poi l’avvocato Peter Baars, il procuratore Robert Groener, e un paio di stampelle. Niente di preoccupante, fra un paio di mesi circa dovrebbe tornare abile, ma l’Inter si sta cautelando. Il problema alla pianta del piede destro per una frattura da stress è in guarigione ma lo staff medico consiglia prudenza, l’intenzione è ottenere un prestito oneroso, due o tre milioni, e il resto, sei o sette, al termine della prossima stagione se il giocatore avrà disputato un minimo di partite. Il Twente vorrebbe una cessione immediata. Al termine delle visite mediche al Policlinico di Pavia con il professor Benazzo e il medico sociale dottor Franco Combi, Arnautovic è apparso tranquillo e sorridente. Non esattamente dello stesso umore Patrick Vieira, nervosissimo dopo un colloquio durato non più di cinque minuti con Rinaldo Ghelfi, ad e vicepresidente dell’Inter. Il francese non ha ricevuto garanzie ma la conferma di trovarsi sul mercato. Lo cercano Psg, Lione e Birmingham neopromosso in Premier. Al colloquio era presente Gabriele Oriali che si è subito precipitato da Massimo Moratti a dettagliare. Vieira, furioso, ha lasciato Milano. L’Inter sta lavorando molto in uscita, il francese ha un ingaggio da 5,8 milioni a stagione con un altro anno di contratto. Anche Nicolas Burdisso ha capito che aria tira. Il suo procuratore Hidalgo ha precisato: «Dovesse arrivare una buona offerta verrà presa in massima considerazione».
Intanto un segnale forte arriva da Rino Gattuso che ha prolungato con il Milan fino al 2012, riducendosi l’ingaggio. Dal workshop di Villasimius, Adriano Galliani ha fatto sapere che non ci sono novità, mentre tutta Wolfsburg stava cercando Edin Dzeko, l’attaccante bosniaco prima scelta del mercato, atteso ad un colloquio in società. In realtà non c’era in programma alcun incontro, come ha chiarito il suo procuratore Irfan Redzepagic: «Non aveva appuntamenti e non si è nascosto. Dzeko a breve si incontrerà con i dirigenti del Wolfsburg». Il suo futuro è già scritto, sarà il secondo attaccante acquistato dal Milan dopo Gianmarco Zigoni, 17 anni, figlio dell’ex veronese Gianfranco.
Ma la notizia meno eccitante arriva dalla Figc: il presidente Giancarlo Abete ha ufficializzato che anche nella prossima stagione gli extracomunitari sostituibili dai club resteranno due. Bocciato l’allargamento a tre dei giocatori provenienti dall’estero e con passaporto extra-Ue. La decisione pesa su quei club che investono su giocatori di altri continenti nella speranza di fare il colpo, ma non è detto che il mercato ne verrà indebolito anche se ormai siamo alle idee. Pantaleo Corvino, ds della Fiorentina, ha precisato che Marchionni e Drenthe sono solo idee, ma l’olandese è prossimo a vestire la maglia viola. Anche Felipe Melo è un’idea per il ds bianconero Alessio Secco. Si stanno studiando, tutto potrebbe sbloccarsi con la soluzione della pratica D’Agostino che ha un solo sbocco, il suo trasferimento alla Juventus. Stefano Antonelli, consulente di mercato dell’Udinese, ha spiegato che le parti per ora sono lontane: «Il calciomercato finisce il 31 agosto, D’Agostino vuole andare in una grande squadra, ma per ora la trattativa non esiste». D’Agostino però vuole la Juventus e come dice Galliani, è molto difficile trattenere chi se ne vuole andare: «Si devono mettere d’accordo sul piano economico - ha dichiarato il giocatore forte di una promessa ricevuta dal patron Pozzo -.

Se arriva l’offerta di una grande squadra io vado, e la Juve è una grande squadra nella quale merito di andare». L’Udinese chiede più di venti milioni, la Juve si sta arrovellando per trovare una contropartita tecnica che accetti di andare in Friuli.

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