Internet veloce come in Giappone: banda larga per tutti entro il 2012

Banda larga per tutti entro il 2012. Sembra uno slogan da campagna elettorale, destinato a colpire i fanatici di facebook o i privati avventori di internet, oltre che le aziende. Invece gli stanziamenti ci sono e sono stati confermati dal viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, che spiega: «Abbiamo già messo a disposizione i due terzi delle risorse, mancano 56 milioni ma ci restano due anni di tempo per reperirli. Si tratta di un esperimento pilota che potrà essere seguito dalle altre Regioni d’Italia».
Il presidente della Regione aggiunge un nuovo obiettivo e cioè entro il 2015 mettere a disposizione la banda larga ultra veloce al 50 per cento del territorio lombardo e la copertura wireless su vaste aree: «Siamo in anticipo sugli standard europei».
La Lombardia è vicina agli standard di Finlandia, Corea e Giappone e ha già sorpassato Francia e Germania. Il servizio raggiunge il 93,7 per cento dei cittadini, oltre 9 milioni di persone e per il 2012 la copertura arriverà al 99,8 per cento (il rimanente 0,2 si servirà dell’unica alternativa possibile, cioè il satellitare). «L’ultimo miglio è il più complesso, a causa delle montagne o altre difficoltà strutturali» spiega il presidente della Regione. Spiega Formigoni che i progetti collegati sono tre (l'Accordo di programma quadro «Società dell'informazione», il Bando regionale di riduzione del Digital divide e il Piano di sviluppo rurale) e che complessivamente coinvolgono 630 Comuni con investimenti per 93 milioni di euro e quasi tremila chilometri di fibra ottica.
Formigoni, ospite del programma di Radio2, Un giorno da pecora, ha poi scherzosamente rispolverato le ambizioni politiche nazionali. «Solo Palazzo Chigi è più importante della presidenza lombarda. E se Berlusconi al termine del suo mandato nel 2013 dovesse diventare presidente della Repubblica io correrò per la presidenza del Consiglio» è il programma del presidente della Regione, rivelato in un ambiente e tra chiacchiere estremamente goliardiche. Ministro degli Esteri? «Non mi interessa».
Il consiglio regionale scade tra cinque anni, ma lui non si scompone. Può garantire di fare il presidente della Lombardia fino al 2015? «No, dipende dagli eventi. Garantisco di fare il presidente della Lombardia per la quarta volta, poi seguiremo gli eventi. Se si apre la competizione nel centrodestra, intendo partecipare». Non mancano le ipotesi alternative. Così, ai conduttori che gli chiedevano una previsione sulle politiche 2013, Formigoni azzarda: «Il candidato del Pd sarà Casini. E naturalmente vincerà Berlusconi».


Tra le altre sparate radiofoniche, una querelle con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sul Gran Premio di Monza. «Se lo vuole, lo organizzi con le bighe» la battuta di Formigoni. Replica sportiva di Alemanno: «Lo accetto, è in campagna elettorale».

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