60.000.000 euro

Il diamanti sono i migliori amici di una donna sempre che sia vero che gli uomini preferiscono le bionde. Uno, una stella caduta dal cielo, l'hanno battuto ieri da Sotheby's a Ginevra: il «Pink Star», un diamante rosa di 59,60 carati, 61 milioni di dollari e passa di valore, un pezzo unico considerato da chi se ne intende «un vero e proprio tesoro della natura». Nel suo piccolo, taglio ovale, incastonato in un anello, peso 11,92 grammi, più o meno cinque milioni di dollari a grammo o se preferite un milione a carato, è diventato ieri il diamante più costoso della storia mai venduto all'asta. Perchè sia chiaro a tutti che non è vero che denaro risparmiato è due volte guadagnato.
Quello venduto da Christie's invece, sempre a Ginevra, ha infilato, come fosse una fede, una serie mai vista di record: un diamante arancione, il più grande del mondo, battuto per la cifra da brividi di 23,57 milioni di euro. Una pietra preziosa rarissima, da oltre 15 carati, ritrovata in Sudafrica come un Sacro Graal, un «diamante di fuoco», come li chiama chi se ne intende, aggiudicato a un uomo che stava in sala ma, come nei film di Arsenio Lupin, che ha preferito non declinare le proprie generalità. Il prezzo è salato ma chi può stabilire quanto vale un amore?
Facile pensare male con l'aria che tira. Ma la perdita del potere d'acquisto delle famiglie, la crisi dei consumi, la crescita rinviata a quando non si sa non hanno cittadinanza nel vangelo di chi può. Comprare il meglio, non badare a spese, rivendicare il diritto al privilegio: non ci può essere vergogna dove non esiste colpa. É una guerra ben educata e per bene quella che si combatte nei quartieri alti del vivere, tutta la forza e tutta la debolezza, tutte le promesse, le conquiste, i disinganni e le angosce dell'economia del capitale e di questi tempi precari e miserabili passa per queste mani spesso sconosciute, più per precauzione che per pudore, attraverso i loro desideri muti e i loro assegni in bianco. Non vivono per comprare comprano perchè così piace loro vivere. Una boccata d'aria più che uno schiaffo alla miseria, la consolazione alle tensioni finanziarie, la rivincita dei sogni dove si risparmia persino sui desideri.
Diamanti, ma anche quadri. Dieci minuti d'attesa, sette sfidanti e 142,4 milioni di dollari sono i numeri record messi a segno dal trittico dipinto da Francis Bacon nel 1969 battuto all'asta sempre di Christie's ma di New York. Anche qui un primato: è l'opera d'arte più cara della storia, anche qui il lusso che si ribella e se ne frega dei giudizi. L'asta, la più costosa di sempre, 691 milioni di dollari di affari in totale, ha stracciato tutti i precedenti primati. Delle 69 opere in vendita, solo sei sono rimasta invendute, chi ha spiccioli in tasca li metta sul piatto adesso o mai più.
Poi ci sono i famosi a cui piace vivere in un'isola. I Beckham per esempio, che secondo il Mirror, hanno prenotato dimora a due passi da Kensington Palace, vicino a William e Kate.

Inutile dire che non è edilizia popolare o equo canone, ma una reggia su cinque piani, da 60 milioni di euro, con piscina, campo di calcio, cucina da ristorante di lusso, area benessere sotterranea, sala massaggi, sala cinema, cinque bagni e persino panic room in caso di ladri alla Mission Impossible. La fuori, nel mondo reale, per comprare un paio di scarpe da cinquanta euro, la gente gira venti negozi, prova cento paia, chiede uno sconto. Per Victoria il parco è un po' piccolo...