Mentre la Global Sumud Flotilla potrebbe entrare nella “zona a rischio” già mercoledì, che dovrebbe essere quella a circa cento miglia di distanza dalla Striscia di Gaza, in acque ancora internazionali, in rete i dati ci confermano che la cosiddetta spedizione umanitaria non sta riscontrando lo stesso entusiasmo. I dati pubblicati da Socialcom Italia sono tanto chiari quanto preoccupanti per i sostenitori della spedizione: il 76% disapprova la missione e solo il 24% l’approverebbe fino in fondo.
Numeri inequivocabili che hanno animato il dibattito tra gli ospiti in studio di Quarta Repubblica. Il conduttore Nicola Porro ha interrogato gli ospiti sulla Flotilla portando al centro del dibattito anche questi dati che vanno sicuramente a ridimensionare la portata e il successo della missione umanitaria diretta verso la striscia di Gaza. Intanto, ieri, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri ha cercato di calmare le acque proprio sulla missione: “Ho parlato con il titolare degli Esteri d’Israele e ho chiesto che venga garantita la sicurezza degli italiani, che non ci siano azioni violente in caso di intervento israeliano”.
Ma che nessuno si faccia male il capo della Farnesina non può assicurarlo: “Forzare il blocco comporta rischi, mi auguro che il rischio non sia la vita”, ha aggiunto elencando gli eventuali rischi di una mossa sconsiderata in acque internazionali.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto rimane dello stesso avviso e, incalzato nel merito, ha rincarato la dose: “Do per scontato che gli attivisti vengano arrestati, questo mi sembra il minimo. Metterei la firma perché succedesse solo questo senza nessun altro tipo di conseguenza”.