"Lo abbiamo sopravvalutato". Ora la sinistra rosica per Gianfranco Fini

La postura di Fini da Lilli Gruber ha sparigliato le carte e visto che l'ex presidente del Consiglio non ha seguito una linea di pensiero che non gli appartiene viene perfino accusato di essere "uterino"

"Lo abbiamo sopravvalutato". Ora la sinistra rosica per Gianfranco Fini
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A sinistra erano convinti che Gianfranco Fini fosse uno dei loro. E ne erano talmente convinti che Lilli Gruber lo ha invitato a parlare a Otto e mezzo in una puntata dal titolo "Trump, Meloni e la flotilla: parla Fini", forse convinta che la linea di pensiero di Fini sarebbe stata coincidente con la sua. Ma l'ex presidente della Camera ha le sue idee e le sue convinzioni che, come ha dimostrato, non sono allineate con il circolino di La7. E non lo dimostra solo la discussione avuta in diretta con Gruber ma anche il silenzio imbarazzato di Massimo Giannini, che era presente durante lo scontro, che non è risciuto a intervenire perché probabilmente anche lui è stato spiazzato da quella che doveva essere una conversazione senza contraddittori.

E che le posizioni di Fini abbiano "ribaltato" il tavolo apparecchiato lo dimostra anche Andrea Scazi con il suo intervento social nel quale sostiene che "abbiamo sopravvalutato anche Fini". Abbiamo chi? Scanzi parla forse a nome della sinistra? Secondo il giornalista, "paragonato ai Donzelli e ai Bignami, vinceva e vince facile" ma "di colpo, ieri te lo ritrovi a Otto e mezzo. E te lo ritrovi al suo peggio. Maleducato, verbalmente sgradevole, umbratile come pochi e perfino clamorosamente e inspiegabilmente 'uterino'". Tutto questo solo perché non ha detto ciò che altri volevano sentir dire ma, soprattutto, definirlo "uterino" è oltre modo sessista e misogino, perché viene normalmente usato per sminuire le opinioni e le azioni di una donna, associandole a presunti istinti emotivi o a una presunta natura biologica, anziché riconoscerne la razionalità o il valore. È un modo per invalidare un punto di vista, suggerendo che sia dettato da una condizione biologica piuttosto che da un ragionamento logico.

E quindi l'amara constatazione di Scanzi: "Avevamo sopravvalutato anche Fini. Che era e resta quello lì. Quello che ha retto il moccolo per quindici anni a Silvio. Quello che era vicepresidente del Consiglio durante il G8 di Genova". Ancora una volta, quando qualcuno non la pensa come quelli che si convincono di essere dalla parte giusta senza alcun dubbio, piovono insulti e addirittura accuse di essere "uterino".

Anche perché, allo stato attuale, Gianfranco Fini non è più coinvolto nella politica attiva, pertanto parla a titolo personale pur essendo un uomo di caratura politica molto elevata. E proprio per questo motivo non si è fatto condurre in una direzione che non è la sua e che non lo è mai stata, rimanendo fedele alle sue idee.

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