Non bastava la tragedia, enorme per l'isola, per la Sardegna. Adesso anche la beffa, eccome, con annesso altro danno. Questa volta si tratta di un caso di solidarietà finito male. Uno spreco, prima di tutto di sentimenti e altruismo, poi la questione materiale, che andrà sicuramente chiarita. Il fatto.
Camicie, maglioni, pantaloni, ma anche tutine per neonati, scarpe di tutte le taglie; abbigliamento quasi tutto nuovo, con tanto di etichetta: sono centinaia gli indumenti ritrovati ieri mattina dalla polizia municipale di Olbia, alla periferia della città sarda, in zona Santa Marieda.
Tutti provenienti da Carrara, in Toscana, dove in una scuola primaria, la «Paradiso», era stata organizzata una raccolta di indumenti all'indomani dell'alluvione, e poi spediti, non si sa a quale indirizzo, a Olbia, per aiutare chi dopo il 18 novembre aveva perso tutto.
Ieri mattina gli uomini della polizia municipale, in seguito ad una segnalazione dei cittadini, sono intervenuti in un terreno incolto che si trova alla periferia della città, dove erano stati abbandonati i vestiti, che sono stati subito sequestrati. Gli agenti locali adesso cercheranno di capire a chi o quale ente il vestiario era stato inviato e perché è stato poi abbandonato in campagna.
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