
Sono stati stanziati circa 400mila euro dal Comune di Roma da destinare a una cooperativa, o comunque un operatore, che si impegni a reclutare famiglie e/o singoli che (gratuitamente) si mettano a disposizione per ospitare immigrati per un periodo di 36 mesi. Ovviamente l'ospitalità è offerta solamente ai migranti regolari ma restano molti interrogativi sull'iniziativa della giunta di Roberto Gualtieri, soprattutto per il controsenso dell'iniziativa. Si paga la cooperativa che trova le famiglie ma non chi per tre anni dovrà avere in casa il migrante, di fatto sollevando il Comune di Roma dalle incombenze economiche che comporta la gestione di un immigrato in un centro di accoglienza.
"Siamo chiaramente nell'ambito delle follie ideologiche della sinistra, ma ancora più incredibile è che tale denaro sia usato non per, eventualmente, aiutare le famiglie volenterose, ma per finanziare chi dovrebbe trovarle", ha dichiarato Alessandro Morelli, deputato della Lega, commentando l'iniziativa del Comune. "I consiglieri comunali stanno già facendo il loro per chiedere trasparenza a riguardo", ha concluso l'onorevole, sottolineando che ci si sta già muovendo per capire come sta funzionerò il bando e in che termini verranno erogati i fondi. "Serviva davvero una gara da 399 mila euro per trovare una cooperativa che gestisse un sistema di accoglienza gratuita dei migranti, senza alcun rimborso per le famiglie ospitanti?", si domanda, invece, Fabrizio Santori, il capogruppo della Lega in Campidoglio. Secondo l'esponente della Lega si tratta "dell’ennesima vergogna firmata Gualtieri" che, "invece di utilizzare le risorse del bilancio ordinario per servizi essenziali ai romani, si buttano soldi pubblici per costruire un meccanismo che arricchisce le solite cooperative, mentre i cittadini dovranno aprire le loro case a costo zero".
Il faro verrà ovviamente acceso sulle cooperative e sugli operatori che, eventualmente, andranno ad aggiudicarsi il bando, per capire chi sono e come sono accreditati per questo tipo di incarico così retribuito.
"Vedremo adesso quanti radical chic della sinistra, che predicano accoglienza a parole, risponderanno davvero a questa chiamata aprendo le porte delle loro case", è la stoccata di Santori che va a colpire il circolino romano che, chiuso nel suo buen retiro di Roma Nord, pontifica sull'accoglienza di tutti e per tutti.