Pd e Pdl torneranno a fronteggiarsi, da schieramenti politicamente opposti. Accadrà nel 2013, quando le elezioni politiche metteranno fine all'esecutivo dei tecnici, per far tornare in sella i partiti. Lo dice il segretario del Pdl Angelino Alfano, che parlando alle Governiadi a Bolsena sconfessa la possibilità di una grande coalizione di governo che vada oltre il mandato dell'attuale esecutivo.
"Noi crediamo - spiega il segretario del Pdl - che le prossime elezioni politiche si svolgeranno con noi da una parte e il Pd e i suoi alleati dall’altra. Questo è l’elemento di trasparenza democratica per il 2013".
E per quanto riguarda il futuro di Monti e la possibilità che il premier rimanga al suo posto, Alfano ha le idee chiare: "Quello che accadrà dal 2013 al 2018 lo stabiliranno i cittadini italiani nel 2013, non lo stabilisco io ad un convegno o con un articolo di giornale". Ma sottolinea: "Monti ha già escluso di ricandidarsi" e manterrà quanto detto, perché è una "persona leale". Certo è che nel frattempo l'appoggio algoverno tecnico non sarà silente, anzi, "se non condivideremo qualcosa faremo pesare la nostra voce".
Il futuro del Pdl potrebbe riservare un ritorno in campo di Silvio Berlusconi? Alfano mette le mani avanti: "Non lo escludo", ma "se e quando deciderà di farlo, lo dirà senza affidarsi ai retroscena dei giornali, perchè Berlusconi è una persona dalle decisioni chiare e nette".
Per quanto riguarda le alleanze del centrodestra, soprattutto quella con la Lega, tutto è ancora
possibile. Con i lumbard c'è "un filo di contatto ma c'è una differenza di posizione sul governo Monti, anche se un rapporto si può ricostruire. Ma oggi ogni discorso sulle alleanze è prematuro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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