Alfano spalanca le porte ai clandestini

C'è una stima del Viminale che spaventa la Marina Militare. E questa stima parla di 600mila clandestini pronti a prendere d'assalto le nostre coste

Alfano spalanca le porte ai clandestini

C'è una stima del Viminale che spaventa la Marina Militare. E questa stima parla di 600mila clandestini pronti a prendere d'assalto le nostre coste. Lo stivale come trampolino di lancio per arrivare in Italia e nella non più così ricca Europa. Dinnanzi a questa invasione il ministro dell'Interno Angelino Alfano spalanca le porte a chiunque voglia intraprendere il viaggio della speranza. Dal Viminale è stata, infatti, inviata una circolare a tutti i prefetti affinché si attivino per accogliere le migliaia di immigrati sbarcati nelle ultime ore. "Caro Alfano - ha commentato il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini - ti pagano lo stipendio per difendere i confini, non per farci invadere da migliaia di disperati e delinquenti".

"Non fatevi prendere le impronte digitali, evitate il riconoscimento". Sono i consigli mimati a gesti dalla banchina del porto di Pozzallo da due giovanissime eritree sbarcate ieri nel Ragusano. Sedute a terra, gesticolano senza dire una parola per invitare le persone a bordo a non dare le proprie generalità. Tra i suggerimenti che si scambiano gli extracomunitari c’è quello di rivestire i polpastrelli con lo smalto per le unghie, così da impedire i rilievi dattiloscopici. Nelle ultime quarantott'ore sono sbarcati in Italia oltre quattromila clandestini obbligando la Marina Militare a impiegare oltre 1.600 navi per i soccorsi. Si tratta di una progressione di eventi che allarma il Viminale. Come stimato dal portavoce del commissario Ue Cecilia Malmstrom, dalla Libia sarebbero pronti a partire 600mila immigrati alla volta delle coste italiane. Una situazione catastrofica per cui non bastano gli 80 milioni di euro stanziati da Frontex. Come spiegato da Alfano, l'Italia spende ogni giorno 300mila euro, 9 milioni al mese, per soccorrere gli extracomunitari. Stando ai dati del Vimanle, dal 18 ottobre scorso la Marina Militare avrebbe già soccorso 14.500 persone. "Lo sbarco degli immigrati sulle coste italiane - ha spiegato ieri Alfano al Senato - è un fenomeno che non è destinato a decrescere ma anzi ad aumentare".

"Questi sono numeri che non rappresentano una tantum ma rischiano di diventare quasi quotidiani - spiega l’ammiraglio Roberto Camerini, comandante della Marina Militare in Sicilia - è un flusso enorme aumentato di dieci volte rispetto allo scorso anno". Le risorse aggiuntive a Frontex, al di là degli 80 milioni di euro previsti, dipendono dalla volontà dei 28 Stati Membri. Ma la partita dell’Italia su questo fronte, per il 2014 è ancora tutta da giocare, soprattutto in vista del semestre di presidenza Ue. Tuttavia, l'abolizione del reato di clandestinità e le politiche lassiste del governo Renzi non lasciano sperare in una inversione di rotta. Tanto più dopo la circolare di oggi spedita dal Viminale ai prefetti affinché trovino, al più presto, le strutture per "accogliere le migliaia di immigrati sbarcati nelle ultime ore". A chiedere al Viminale il pugno duro contro gli sbarchi è Salvini che da settimane sta girando il Paese per raccogliere le firme contro l'immigrazione incontrollata. "Non accetto chi dice che preferiamo salvare 15mila vite. Sarebbe meglio avere 15mila morti? - ha tuonato il ministro dell'Interno - lo dico a gente, come i leghisti, che fa campagna elettorale sull'immigrazione".

538em;">"Chi si nasconde dietro ai morti per cercare alibi alla propria incapacità di gestire le politiche sull’immigrazione ci crea non poco imbarazzo - hanno replicato i deputati del Carroccio, Nicola Molteni e Guido Guidesi - noi non vogliamo un solo immigrato morto ma non vogliamo nemmeno un solo clandestino in più".

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