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"Alleanza perdente", +Europa si sfila dall'ammucchiata Pd-5S in Lombardia

"Un errore politico ed elettorale". +Europa boccia l'imminente accordo tra Pd e Cinque Stelle a sostegno di Majorino in Lombardia. L'accusa ai dem: "Qualcuno ha cambiato schema"

"Alleanza perdente", +Europa si sfila dall'ammucchiata Pd-5S in Lombardia

+ Europa si sfila, la sinistra invece si sfilaccia. In Lombardia il fronte progressista si è spaccato sulla corsa alla guida della Regione. Dopo l'annuciata alleanza tra Cinque Stelle e Pd attorno al nome di Pierfrancesco Majorino (mancherebbe solo l'ufficialità), il partito guidato dal segretario Benedetto Della Vedova si è chiamato fuori dai giochi e ha annunciato non voler più sostenere il candidato unico del centrosinistra. L'accusa politica è chiara: il paventato accordo tra 5S e dem - sostengono da +Europa - avrebbe segnato la rottura della coalizione che aveva puntato sull'europarlamentare Pd per la sfida del Pirellone.

"Errore politico", +Europa molla il Pd

"La scelta del Pd e del candidato Majorino di cambiare la coalizione che lo aveva inizialmente scelto e di stringere una alleanza con il M5S è un errore politico ed elettorale a cui +Europa non parteciperà, come avevamo chiarito dal primo minuto. Con i populisti in Lombardia non si vince e non si governa", ha fatto sapere Benedetto Della Vedova, comunicando l'intenzione di mollare i dem. Questi ultimi, dunque, rischiano ora di perdere un pezzo della loro storica alleanza politica in cambio di un accordo con il movimento di Giusepe Conte. Già nelle scorse ore +Europa aveva mostrato scettiscismo per il possibile ticket Pd-5s, ma il candidato Majorino si era detto sicuro di poter trovare la quadra.

"Qualcuno ha cambiato schema"

"Sono convinto del fatto che con + Europa e i suoi esponenti nelle prossime settimane ci sarà un dialogo estremamente costruttivo perché è in gioco il futuro della Lombardia", aveva assicurato l'europarlamentare, forse ancora convinto di poter ricucire la spaccatura consumatasi in queste ore. Per il partito guidato da Della Vedova, in effetti, ora la situazione non è delle più comode. +Europa dovrà infatti decidere con quale candidato schierarsi, anche se la scelta è piuttosto limitata. "Vedremo come, ma cercheremo di proseguire questo impegno nella regione. Lo avremmo voluto fare come cinque anni fa, ma poi qualcuno ha cambiato lo schema", ha lamentato al riguardo il segretario, rifilando un'altra frecciata ai dem.

Regionali in Lombardia, cosa farà +Europa

Cinque anni fa +Europa sostenne il candidato del centrosinistra Giorgio Gori, presentando un lista alternativa ad Attilio Fontana e al Movimento 5 stelle. "Abbiamo avuto sempre una linea che ci ha contraddistinto", ha puntualizzato Della Vedova in riferimento all'attuale e ormai vicinissimo accordo tra i pentastellati e i dem. "Abbiamo fatto opposizione molto dura e ficcante alla giunta Fontana e ai suoi assessori al Welfare Gallera e Moratti nell'interesse dei cittadini lombardi", ha aggiunto. E ora?

"Non c'è a oggi ipotesi di +Europa di confluire nella lista di Calenda, Renzi e nella civica di Moratti", ha spiegato il consigliere regionale lombardo di +Europa, Michele Usuelli, escludendo personalmente quella ipotesi. "Sono ore decisive", ha aggiunto Usuelli, facendo notare che stasera è convocato il coordinamento regionale di +Europa, insieme al segretario nazionale.

"Verranno valutate le opzioni che restano disponibili - ha concluso - e a brevissimo ci sarà una comunicazione ufficiale del partito".

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