Le firme false per le regionali 2010 in Piemonte alla fine rischiano di inguaiare non il leghista Roberto Cota ma la sua avversaria di allora, l'ex governatrice del Pd Mercedes Bresso. A fine dicembre infatti il gip di Torino Felicita Bertinetti ha disposto la cancellazione degli atti che hanno permesso la presentazione della lista Pensionati ed Invalidi per Bresso in tutte le 8 circoscrizioni piemontesi. Il giudice ha applicato una precedente sentenza della Cassazione, che a luglio ha accolto un ricorso di due consiglieri di area centrodestra. Alle regionali del 2010, come racconta La Stampa nelle pagine torinesi, la lista dei pensionati ed Invalidi per Bresso aveva raccolto 12.564 voti. La coalizione di centrosinistra alla fine perse per 9372 consensi, e proprio da quel margine risicato nacque la querelle, poi finita in tribunale, con i ricorsi della Bresso per far invalidare l'elezione di Cota, attuale presidente del Piemonte. Invece, se i voti della lista tarocca in appoggio alla Bresso dovessero essere giudicati non validi dal Tar (prossima udienza prevista per domani), il centrodestra avrebbe quasi 22 mila voti di vantaggio.
Vantaggio che, ovviamente, verrebbe annullato nel caso il Tar giudicasse non validi anche i 27 mila voti raccolti dalla lista Pensionati per Cota. Ma secondo il centrodestra i voti eventualmente da annullare dovrebbero essere soltanto quelli della circoscrizione di Torino e cioè 15.765.
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