
Nei giorni in cui si iniziano a definire le candidature per l'Ambrogino d'Oro, il principale e più prestigioso premio assegnato dal Comune di Milano ai suoi cittadini illustri, non sorprendentemente c'è chi avanza l'ipotesi di assegnarlo alla Flotilla. Tanto meno sorprende che ad avanzare questa proposta sia la sinistra cittadina, capitanata da Pd e Avs, secondo i quali il premio andrebbe a Margherita Cioppi, attivista milanese della spedizione fallita, a nome di tutta la Flotilla. A candidarla sarebbero Carlo Monguzzi, eletto con i Verdi, e la capogruppo del Pd Beatrice Uguccioni, che hanno scritto alla presidente del Consiglio Comunale Elena Buscemi.
"Crediamo che la consegna della Benemerenza Civica alla Global Sumud Flotilla sia il riconoscimento per i meriti etici e civili dimostrati nella difesa dei diritti dei più deboli", si legge nella proposta. Quest'ipotesi conferma ulteriormente la volontà di politicizzare la Flotilla, l'interesse da parte della sinistra di mettere il cappello sull'iniziativa, inizialmente presentata come meramente umanitaria, che successivamente è stato ammesso essere anche politica. Va ricordato che lo scorso anno era stato proposto per l'Ambrogino d'Oro il poliziotto Christian De Marco, che durante il suo servizio riuscì a fermare uno straniero violento rimettendoci quasi la vita. Ma la sua candidatura non venne accettata e l'Ambrogino d'Oro non gli venne assegnato nonostante gli oggettivi (in questo caso) meriti etici e civili di tutela alla popolazione.
L'impressione è che si tratti semplicemente dell'ennesimo spot, così come lo era stato l'assegnazione del premio all'ex coppia dei Ferragnez nel loro periodo d'oro.
Ma non è storia recente la politicizzazione dell'Ambrogino d'Oro che, come viene fatto notare dal Secolo d'Italia, non venne mai assegnato nemmeno a Indro Montanelli, giornalista eccelso del panorama italiano, che rivoluzionò la stampa italiana fondando Il Giornale ma che diede il suo contributo anche durante i suoi anni al Corriere della Sera. Un cittadino simbolo di Milano, al quale sono stati anche intitolati dei giardini in centro, che però non si vide mai assegnare l'Ambrogino d'Oro.