Concorso in finanziamento illecito dei partiti. In base a questa accusa, mossa dalla procura di Roma, sono stati rinviati a giudizio l’ex segretario amministrativo dell’Udc Giuseppe Naro, l’ex ad di Enav Guido Pugliesi, l’imprenditore Tommaso Di Lernia e l’ex consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola.
L'inchiesta rientra in uno dei filoni di indagine sugli appalti Enav. Al centro dell’indagine c'è l’episodio della presunta tangente da 200 mila euro versata da Di Lernia, responsabile della Print Sistem, società legata ai subappalti della Selex, al tesoriere dell’Udc Naro.
Ad accompagnare l’imprenditore nell’ufficio dell’esponente politico, in via Due Macelli, nel febbraio del 2010, secondo quanto sostenuto dall’accusa fu Pugliesi. Per avvalorare questa tesi, la procura si basa sul telefono cellulare di Di Lernia, risultato agganciato alla cella della zona in cui lavora Naro, e sulla prova del passaggio della sua auto nella zona a traffico limitato (Ztl).
Sia Naro, sia Pugliesi hanno respinto le accuse, mentre Di Lernia, durante un interrogatorio, avrebbe riconosciuto l’ex segretario amministrativo dell’Udc tramite una ricognizione fotografica. Sono state proprio le rivelazioni di Di Lernia a consentire di aprire uno squarcio nel meccanismo degli appalti dell’Enav.
Il contributo di 200 mila euro destinato a Naro, secondo il pm Ielo, fu la conseguenza di un accordo tra Lorenzo Cola e Di Lernia, su richiesta e attraverso la mediazione di Guido Pugliesi.
Accordo monetario che, sempre secondo l'accusa, sarebbe stato legato agli appalti di Enav (interventi in alcuni aeroporti italiani) finiti a Print System. A tal proposito, gli inquirenti romani hanno accertato che nel periodo in questione Di Lernia avrebbe prelevato 200 mila euro da un istituto di credito di San Marino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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