
A Dorno, una piccola città della Lomellina in provincia di Pavia, è stato attivato un corso extra curricolare in un istituto comprensivo per l'insegnamento dell'arabo. Le cronache locali riferiscono che a parteciparvi siano stati i bambini della quinta elementare e i ragazzini di una classe prima media. L'iniziativa è stata di un'insegnante di lingue, che già dal 2018 porta avanti iniziative simili e che quest'anno ha deciso di partecipare al bando "Teaching the Arabic Alphabet to Lower Secondary Heritage and Non-heritage Learners in Italy". A promuoverlo è stato il Qatar foundation international, organizzazione dai tratti ambigui.
Il progetto, è stato confermato, verrà riproposto anche il prossimo anno ma gli organizzatori negano che si tratti di una campagna di islamizzazione orchestrata dal Qatar, spesso al centro delle polemiche per avere contatti con i Fratelli Musulmani. La finalità dichiarata è quella di avvicinare i bambini italiani alla lingua araba e quelli di origine araba alla propria cultura. Ma i secondi non necessitano di avere un supporto scolastico per mantenere vivi i legami con la propria nazione d'origine, visto che solitamente le famiglie straniere mantengono un fortissimo attaccamento con quel tipo di cultura, anche quando sono in Italia. Il progetto si difende dalle accuse di islamizzazione e sostiene che durante il corso non vengono trattati i temi religiosi.
Ma Anna Cisint, europarlamentare della Lega, ha mosso qualche dubbio sulle vere finalità di questo corso: "L’Islam radicale si inserisce nella nostra società per cercare di imporsi e sovvertire le nostre Istituzioni e lo fa tramite i flussi di denaro dai Paesi Arabi. Abbiamo trovato un altro caso: una scuola media lombarda ha ricevuto un finanziamento per un corso di arabo da una fondazione legata al Qatar, Paese storicamente vivono ai 'Fratelli Musulmani'". Intervistata al Tg4, l'europarlamentare ha poi spiegato: "Sono a favore dela cultura, della conoscenza delle lingue, della possibilità di sviluppo dei giovani". Ma, ha aggiunto l'europarlamentare, "purtroppo tutti gli extracomunitari, in particolare quelli che arrivano dal Bangladesh e dal Pakistan, nella mia esperienza, sanno molto poco l'italiano e lo confermano gli Invalsi, perché addirittura i ragazzini alle scuole medie perdono 23,7 punti in italiano rispetto ai pari età italiani.
Infine, avrete potuto appurare che in Francia tre ministeri hanno potuto verificare in un report che la presenza di Fratelli Musulmani è davvero preoccupante. La Qatar foundation nasce da un emiro che è stato un supporter dei Fratelli Musulmani, finché sottovaluteremo questi aspetti, che sono stati pescati in maniera molto forte in quel report".