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Basta un prelievo di sangue per curare tutte le malattie

Abbiamo trovato la chiave per usare le staminali legalmente. Già salvati centinaia di animali, ora si potrebbe passare all'uomo

Basta un prelievo di sangue per curare tutte le malattie

In Italia in questo momento l'opinione pubblica si chiede perché alcuni medici sono a favore delle staminali ed altri le osteggiano. Perché alcuni giudici le consentano in casi particolari e perché invece nel mondo occidentale non vengono ammesse. Si sente parlare di interessi economici che boicottano questa nuova terapia, ma alla fine la situazione non è chiara a nessuno.
Sono un veterinario e la veterinaria usa da 10 anni cellule staminali in diversi tipi di patologie senza restrizioni legislative. Anzi esistono Compagnie che le vendono per essere usate su cavalli, cani e gatti in tutto il mondo. Ma quali sono i risultati e chi ne è giudice?

Sappiamo che le staminali embrionali o le pluripotenti indotte non possono essere usate perché provocano tumori. Sono prese in considerazione solo staminali adulte ottenute da midollo o grasso, e per ottenere una popolazione numericamente valida e ipoteticamente omogenea vengono messe in coltura. Questa tipologia di staminali è stata proposta ai veterinari pratici da varie ditte affinché le comprassero e le somministrassero ai loro pazienti. Ma i risultati sono stati contrastanti e di basso valore terapeutico. In veterinaria non basta un miglioramento del 10% per soddisfare un proprietario. Quindi un medico curioso ha la possibilità di conoscere i risultati della terapia perchè già provata su patologie vere in animali vicini all'uomo nella scala zoologica e non su animali di laboratorio! Ma anche se si accontentasse della pochezza del risultato rimane ancora il fatto che la sperimentazione è vietata. Ma perché è vietata?

Mettere le staminali in coltura per 20 giorni perché si moltiplichino, le spinge a trasformarsi in altre tipologie cellulari per cui le staminali cominciano a «indirizzarsi» e a mostrare sulle membrane delle cellule recettori delle ossa, delle cartilagini, dei muscoli, etc... perdendo quindi parte della loro capacità rigenerativa e soprattutto la popolazione diviene un «papocchio cellulare» diverso da coltura a coltura. Anche per questo i risultati, sempre abbastanza effimeri in veterinaria, sono contrastanti. In medicina umana per legge non è possibile sperimentare ciò che non si qualifica e quantifica, cioè ciò che non si conosce.

Quindi sono cellule con potenzialità nota perchè già sperimentate in veterinaria e inammissibili in un trial sperimentale umano perché composte da popolazioni cellulari sempre diverse.

Già 10 anni fa mi rendevo conto di queste difficoltà e mi proponevo di risolverle. Oggi abbiamo trovato la chiave per poter usare le staminali legalmente e con risultati tangibili attraverso cellule ottenute con un sistema di deprogrammazione. La popolazione cellulare risulta pura, allo stesso grado di maturazione, qualificabile, quantificabile con solo recettori di staminalità, ricca di staminali pluripotenti adeguate a curare anche malattie neurologiche. Le staminali si ottengono da 5 ml. di sangue in 72 ore, non hanno fattori di istocompatibilità, cioè non danno rigetto, per cui possono anche essere un vero e proprio farmaco da usare da un individuo all'altro senza controindicazioni, hanno altissima energia organizzativa ed informativa tali da resettare tutte le cellule dell'organismo secondo concetti di fisica moderna e le 20.000 inoculazioni su patologie non provocate mi hanno dato un protocollo terapeutico privo di effetti collaterali. Abbiamo potuto produrre su «Youtube» gli unici video significativi sulla terapia con staminali con un prima e un dopo, i brevetti sono stati accettati in USA, Europa, Asia, Australia etc... e sono state curate anche patologie neurologiche come vedete nei filmati mentre parlo. Per coloro che per ignoranza o malafede considerano questo lavoro non scientifico si documentino con le nostre pubblicazioni.

Nei libri «Staminali del sangue» e «Thankstem» editi da Edizioni Altea viene spiegato in modo comprensibile a tutti la teoria che ha portato a tutto questo attraverso una vastissima casistica.

Marco Polettini, medico veterinario e ricercatore

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