Il governo tira dritto sui lavori per lalta velocità, ma anche i No Tav persistono nella strategia della guerriglia a oltranza. Il giorno dopo lincidente di Luca Abbà, lanarchico folgorato da una scarica elettrica sul traliccio che stava scalando per protestare contro il cantiere di Chiomonte, è stato un giorno di scontri. La tensione è ancora altissima. I contestatori non indietreggiano e minacciano sempre nuove azioni a sorpresa.
Dalle ferrovie il campo di battaglia è diventato lasfalto delle strade. Già lunedì i No Tav avevano bloccato lautostrada A32 e le due statali che portano ai valichi di Moncenisio e Monginevro. Il traffico con la Francia è paralizzato dal primo pomeriggio di lunedì. Allo svincolo di Chianocco della Torino-Bardonecchia gli anarchici avevano eretto una barricata, allestito un bivacco e acceso fuochi. Sono esperti nellarte dei blocchi stradali. A metà mattina le forze dellordine hanno tentato di liberare le carreggiate con gli idranti, ma non hanno avuto terreno facile.
I manifestanti hanno reagito scagliando pietre e bastoni contro gli agenti. La zona, sorvolata da un elicottero, era tutta presidiata. Una ruspa ha rimosso lo sbarramento. La pattuglia di No Tav si è spostata sulle rampe del raccordo dove ardevano altri falò. Un altro blocco è stato eliminato alla barriera di Salbertrand dove, secondo il rapporto della questura di Torino, era presente «un gruppo di alcune decine di persone incappucciate, armate di spranghe, che incendiava alcuni cassonetti dellimmondizia e masserizie accatastate sullautostrada» e «dava luogo a danneggiamenti presso le limitrofe aree di servizio direzione nord e direzione sud».
Polizia e insurrezionalisti si sono fronteggiati per ore. E appena le forze dellordine hanno allentato il presidio per dare il cambio alle decine di colleghi che piantonano il cantiere di Chiomonte, dove è stato completato lallargamento della recinzione, è subito scattata unaltra occupazione della A32 ormai trasformata in un campo di battaglia.
Verso sera il botta e risposta tra anarchici e forze dellordine si è spostato sulla tangenziale di Torino dove i No Tav, una cinquantina, dapprima hanno bloccato luscita di Rivoli facendo infuriare i pendolari; poi hanno scavalcato la corsia impedendo lingresso sulla strada a scorrimento veloce. Fra i manifestanti cera anche il consigliere regionale grillino Davide Bono. Per unora i manifestanti si sono alternati a bloccare per dieci minuti alla volta, alternativamente, lingresso e luscita di Corso Francia della tangenziale. La protesta è terminata verso le 19 ma i No Tav hanno promesso di ripresentarsi oggi: stessa ora, stesso luogo, stesso tipo di contestazione.
I disordini non si sono limitati alla zona di Torino. Gruppi di No Tav hanno occupato un binario della stazione di Lecce per impedire la partenza di un convoglio ad alta velocità per Roma. A Ferrara, in pieno centro, è stato dato alle fiamme il portone di ingresso dellAssociazione industriali e sul muro è stata tracciata la scritta «No Tav». A Venezia un gruppo di antagonisti ha lanciato uova e fumogeni nella stazione di Santa Lucia.
Davanti a tanto sconquasso, dopo il silenzio di lunedì, si è fatto sentire il governo. «Il lavoro è in corso, deve continuare nel modo migliore come previsto», ha sentenziato Corrado Passera, ministro dei Trasporti e Infrastrutture. Poche parole che non lasciano speranze ai No Tav. Anche il ministro dellInterno ha condannato linasprimento della tensione alimentata dai gruppi anarco-insurrezionalisti che spalleggiano i contestatori della Val di Susa.
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