Elezioni europee 2014

Grillo chiude la campagna a Roma: "Noi non vinciamo, stravinciamo"

Il Movimento 5 Stelle a piazza San Giovanni per l'ultimo discorso prima dell'apertura delle urne

Beppe Grillo, durante la manifestazione di chiusura della campagna elettorale per le elezioni Europee
Beppe Grillo, durante la manifestazione di chiusura della campagna elettorale per le elezioni Europee

È alle sette di sera che Beppe Grillo sale sul palco montato in piazza San Giovanni a Roma, dove i sostenitori del Movimento 5 Stelle attendono il discorso del leader. L'esordio è ottimista: "Prima era la speranza, ora siamo andati oltre la speranza, c'è una gioia, una felicità, me l'avete tirata fuori".

"Vedrete come si stupiranno il 26 mattina", promette Grillo a quanti sono in piazza, sicuro che dalle urne venga un risultato positivo per il Movimento 5 Stelle e convinto che se "dicevano che eravamo l'antipolitica" e poi "si sono stupiti che abbiamo preso il 25%", i detrattori dovranno ricredersi.

Grillo parla anche dello scontro con Silvio Berlusconi, che nei giorni scorsi aveva ricordato la condanna per omicidio colposo dell'ex comico, e ai grillini ribadisce che non avrà "mai alcuna carica istituzionale", fedele alla regola del Movimento.

Il Movimento 5 Stelle punta ad andare in Europa, questo dice Grillo, per aprirla "come una scatola di wurstel", convinto che quanto accade a Bruxelles sia poco trasparente e pronto a ripetere quanto sostiene i suoi - "il piano B d'Europa" - abbiano fatto in Parlamento.

"Siamo gli unici ad avere un programma", dice il leader dei 5 Stelle, che sostiene gli altri schieramenti non abbiano messo in chiaro quanto intendono fare se eletti e che per questo offendono il Movimento.

Nessuno sconto per Renzi. "Mi fa anche pena", sostiene Grillo, che dice: "Ieri era a piazza del Popolo, ma senza il popolo". Un ulteriore commento ai microfoni di Sky Tg24: "È già fuori dalla storia".

"Vogliono fare la crescita mettendo nei conti fatti dall'Istat la prostituzione e la droga". Un'ipotesi che Grillo schernisce, sostenendo che andando "a puttane" non si fa ricco il Paese. A chi chiede lavoro, l'ex comico risponde che è più importante il "reddito di cittadinanza". Poi ribadisce i punti cardine della campagna elettorale dei grillini, compreso l'euro, su cui invita gli italiani a decidere con un referendum.

In serata un commento in risposta a Berlusconi, che in caso di vittoria dei 5 Stelle ha ipotizzato disordini. "A chi l'ha detto? E' inquietante, Berlusconi manda pizzini, questo è Riina che parla ai suoi adepti". In piazza anche contestazioni indirizzate al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Sul palco di Roma anche Gianroberto Casaleggio, che ha sottolineato l'importanza di queste elezioni: "Se non ce la facciamo questa volta rischiamo di non farcela per decenni".

Il co-fondatore del Movimento ha anche detto che Renzi dovrebbe vergognarsi nel citare Berlinguer, di cui il Movimento rivendica l'eredità politica.

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