«Bergoglio mi ha baciato e chiesto di pregare per lui»

«Nel 1982 in un'udienza privata con i fedeli di San Benedetto del Tronto mi baciò Giovanni Paolo II, ho ricevuto un nuovo bacio, sulla fronte, quello di papa Francesco. E sono davvero felice e ancora emozionato». A parlare è Cesare Cicconi, il fedele di 50 anni che ieri il Pontefice ha salutato scendendo dalla jeep in piazza San Pietro. «Sono un cattolico praticante - spiega - e sono da sempre socio dell'Unitalsi perchè i miei genitori già facevano parte dell'associazione». La mamma Sandra, di 72 anni, è morta pochi mesi fa ed ad occuparsi di Cesare, che ha il corpo completamente paralizzato, ad eccezione di una mano che muove con una piccola fune, è la sorella Cinzia di 43 anni e «tutti gli amici dell'Unitalsi che sono di casa». I genitori hanno scoperto che Cesare era affetto da Sla quando aveva otto mesi. Nonostante sia costretto su una barella Cesare non si è dato per vinto ed ha voluto continuare, per quanto possibile, a prendersi qualche soddisfazione dalla vita. Racconta con emozione Cesare quanto vissuto ieri: «Papa Francesco si è fermato - racconta - mi ha indicato ed è sceso dalla jeep. Mi ha dato un bacio sulla fronte e ha detto a me e ai miei amici “pregate per me“».

Molti dei ragazzi dell'Unitalsi hanno ringraziato il Pontefice e papa Francesco ha replicato: «No, grazie a voi». Cesare entro le 13.30 lascerà la Città del Vaticano diretto a San Benedetto del Tronto, dove è già annunciata una grande festa.

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