Berlusconi, benvenuto a bordo

A nome di tutti voi oggi darò il benvenuto a bordo a Silvio Berlusconi, ospite della tradizionale crociera di fine estate organizzata ogni anno per i lettori del Giornale. Si parte da Venezia, prima tappa Bari. Durante la navigazione ci sarà tempo per stare insieme, per chiacchierare e capire senza mediazioni ciò che è stato e ciò che sarà. Tutto in modo informale, come si conviene tra amici. Ieri Berlusconi ha detto: «È scritto nella Bibbia che c'è un tempo per parlare e uno per riflettere. Oggi, di fronte a tanta confusione, è meglio riflettere». Non ci aspettiamo quindi di ascoltare dalla viva voce del presidente clamorose rivelazioni rispetto alle prossime mosse del Pdl.

In effetti, perché scoprire le carte anzitempo, quando ancora non si conoscono la formazione avversaria, le regole, l'arbitro e la data della partita? Il Pd è nel caos, sospeso tra Bersani e Renzi (che è come dire tra il giorno

e la notte), al centro già litigano Casini e Montezemolo, Monti sta ancora sfogliando la margherita (lascio o raddoppio), Grillo è alle prese con i primi problemi interni,

la legge elettorale è nel limbo, Napolitano è incerto se accelerare o no i tempi del tutti

a casa. Non è la prima volta

che il centrodestra affronta

una campagna elettorale in salita, che l'ex premier viene dato per spacciato. Questa volta la scommessa è più difficile,

ma più si avvicina il momento decisivo più sale il nervosismo nelle file avversarie.

E non è soltanto ansia da vigilia. E se fosse la paura che Berlusconi se ne inventi una delle sue per risalire la china? Non so se lo scopriremo in queste ore di crociera, ma in ogni caso è un'ipotesi che non escluderei.

di Alessandro Sallusti

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