"Le elezioni siciliane hanno confermato quanto dicevano tutti i sondaggi: il 70% degli italiani è disgustato da questa politica, da questi partiti e da questi protagonisti". Sottolineando che "bisogna avere il coraggio di cambiare", Silvio Berlusconi vuole partire già dalle prossime elezioni, sia politiche sia regionali, per rilanciare il Paese. E per questo rilancia l'appello all'Udc di Pier Ferdinando Casini: "Non credo che Casini voglia rappresentarsi come un manca parola assoluto nei confronti degli italiani e per ciò credo che questo mio passo indietro possa essere un fatto decisivo perche lui si dichiari e si impegni a far parte del centrodestra".
In vista delle elezioni imminenti e, soprattutto, dell'anniversario di Mario Monti a Palazzo Chigi, il Cavaliere ha bocciato apertamente i tecnici spiegando che, dopo un anno di governo tecnico, i dati sono "disastrosi". "Credo si debba cambiare assolutamente quella politica economica imposta dalla Ue e soprattutto dall’egemonia tedesca che non è solidale, non pensa al bene di tutti ma al bene di se stessa - ha continuato l'ex premier - credo che questo sia assolutamente da invertire". A questo punto, però, se mantenere o meno la fiducia al presidente del Consiglio Mario Monti e al suo governo, deve esprimersi il segretario del Pdl Angelino Alfano. Quello che, ad ogni modo, Berlusconi nota è una disaffezione alla poltica da parte della maggioranza degli italiani. Lo ha dimostrato il voto in Sicilia. "Anche il 30% che ha votato per i partiti, in un’indagine sommaria che abbiamo fatto, per metà - ha spiegato Berlusconi - ha votato per antica vicinanza, per abitudine, per senso di responsabilità, ma è scontento dei partiti stessi a cui ha dato il voto". Dati alla mano, quindi, Berlusconi ha fatto notare che c'è un 70% di italiani, a cui se ne aggiunge un altro più un 15%, che non sono in sintonia con l’attuale politica.
Per quanto riguarda il futuro del centrodestra Berlusconi è tornato a ribadire l'importanza di ricompattare i moderati. Dal canto suo ha già fatto numerosi passi in questo senso, adesso però sta agli altri leader riavvicinarsi al Pdl. "Io ho fatto un passo indietro anche per consentire che il rassemblement dei moderati comprendesse tutti i moderati, per cui - ha spiegato Berlusconi - anche il partito di Casini che ha detto in pubblico diverse volte e in sede istituzionale che se non ci fosse stata più la presenza di Silvio Berlusconi sarebbe rimasto nell’ambito del centrodestra". L'ex premier non crede, infatti, che "Casini voglia rappresentarsi come un manca parola assoluto nei confronti degli italiani". "Per ciò credo che questo ulteriore mio passo indietro possa essere un fatto decisivo perché Casini dichiari e si impegni a fare parte del centrodestra - ha continuato - essendo sempre stato il centrodestra maggioranza nel Paese, ed essendo oggi i moderati in maggioranza, io spero che possa ancora prevalere alle prossime elezioni".
Berlusconi non ha a cuore soltanto le elezioni politiche, ma sta guardando con attenzione anche a quelle regionali nella speranza che i due appuntamenti si possano svolgere nello stesso giorno per non introdurre un periodo di campagna elettorale troppo lungo.
Per quanto riguarda la Lombardia, il Cavaliere è tornato ad esprime la speranza che il Pdl e la Lega Nord riescano a trovare un accordo su un candidato comune: "Sono cose da decidere che non decido io personalmente...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.