Berlusconi ci crede: sinistra disperata

"Bersani e Monti pensavano di avere la vittoria in mano, invece...". E annuncia un nuovo colpo di scena

Berlusconi ci crede: sinistra disperata

Roma - Berlusconi ora ci crede ancor di più. Attende gli ultimi sondaggi dopo la proposta sull'Imu e gongola: «Sono disperati - dice riferito ai suoi competitori - Credevano di avere la vittoria a portata di mano e invece... E noi li abbiamo quasi raggiunti. Anzi, siamo in area di sorpasso». I sondaggi sono ufficiosi e il Cavaliere non si sbilancia: «Ieri sera ci davano vicini ed in alcune regioni alla pari con la sinistra. Ma nelle prossime 3 settimane, via via che gli italiani capiranno il nostro impegno sull'Imu, credo che saranno molti di più i voti a nostro favore».
Poi in serata, a Ballarò, Berlusconi risponde a De Benedetti che, intervistato, parla di un Cavaliere al tramonto: «Avevo pensato di ritirami ma poi sono stato richiamato a forza dal Pdl per non far vincere la sinistra». Quindi conferma di voler fare il ministro dell'Economia e parla di Alfano: «È il migliore che c'è - dice -. Gli altri sembrano dei clown e non ne assumerei neppure uno nelle mie aziende». Il tema caldo resta l'Imu. Un asso nella manica su cui l'ex premier garantisce: «L'operazione sarà completata sicuramente prima di giugno, ovvero prima che si debbano pagare le prime rate dell'Imu del 2013». Ma non è finita qui: «Stiamo approfondendo quello che si può fare» sul condono tombale «e credo che prima del 24 febbraio avremo ancora delle cose positive da comunicare».
Sulla copertura del progetto Imu, il Cavaliere torna a spiegare: «I soldi necessari per l'operazione arriveranno dall'accordo con la Svizzera, accordo già fatto con Gran Bretagna, Austria e Germania». Ma siccome i tempi possono dilatarsi, «intanto i contanti già esistono, tramite un accordo con la Cassa depositi e prestiti, come già fatto per il terremoto in Emilia». Ma c'è anche il capitolo spese: «Al primo consiglio dei ministri aboliremo il finanziamento pubblico ai partiti». E poi: «I 16 miliardi del taglio dell'Irap potrebbero venire immettendo sul mercato beni immobili o quote di partecipazioni dello Stato». Altro cavallo di battaglia: «Servono i costi standard: per cui una Regione non potrà più pagare 100 quello che in un'altra Regione costa 1». C'è spazio per una battuta: «Qualcuno potrebbe tornare a tradirmi? Chi può dirlo? Su 100 persone pensa che ci siano 100 santi?», risponde a Floris che gli ricorda i tanti tradimenti politici.
Poi Berlusconi va all'attacco dei suoi critici: «Il nostro progetto fa salire lo spread? Una stupidaggine: gli interessi che dobbiamo pagare sui nostri titoli del debito pubblico sono assolutamente indifferenti sia all'attività di governo che ai programmi di governo». Naturalmente ce l'ha con Monti che ha sbandierato la bufala dei tassi: «Mi ha deluso - dice amaro - Aveva promesso a Napolitano a me, a Bersani e agli italiani che non sarebbe diventato un protagonista della politica e invece si è messo con due tipi come Fini e Casini che erano in Parlamento trent'anni fa». Non solo: «Dice che una decisione come quella sull'Imu potrebbe influenzare il mercato finanziario, una panzana totale. Chiediamo che si dimetta perché un senatore a vita, per definizione, è qualcuno sopra le parti». Poi, sulla propria pagina Facebook, Berlusconi ironizza sul Professore pubblicando una sua foto dove promette: «Restituiremo Monti alla Germania», riecheggiando il tormentone di questi giorni sulla restituzione dell'Imu. Quindi il Cavaliere applaude alla Corte dei conti che «ha confermato quello che io continuo con insistenza ad affermare, non si può continuare con l'austerità attraverso l'aumento della tassazione».
Una preoccupazione Berlusconi ce l'ha: il peso che potrà avere Fermare il declino di Oscar Giannino, destinato a pescare nell'elettorato di centrodestra: «Non vorrei che fossero proprio quei voti far vincere la sinistra. Mando un invito di cuore al dottor Giannino di ritirare la sua lista visto che quello che lui propone è presente nel nostro programma». Ma Giannino risponde picche.
Poi il Cavaliere infilza la sinistra e il Pd sulla vicenda Monte dei Paschi: «Quando sento i signori della sinistra dire che loro non c'entrano è la stessa affermazione che potrebbero fare i pesci nei confronti dell'acqua».

E ancora: «Capisco che Bersani e i suoi cerchino di nascondere sotto il tappeto il problema. Mps è un'istituzione che dipende completamente dal Pd. È la sinistra che ha messo lì i suoi uomini e a questi uomini dà ordini».

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