Berlusconi jr a sorpresa: «Forza Renzi, fai in fretta»

P ier Silvio Berlusconi renziano. Eccola qui la «forzatura giornalistica», come si dice in gergo. La sintesi estrema, il titolo secco che spazza via le sfumature. Già, forzatura: ma non troppo. Facciamo partire il registratore: «La crisi che stiamo vivendo è troppo lunga», ha premesso il figlio del fondatore di Mediaset. «Non c'è più un minuto da perdere: come italiano e come imprenditore, tifo per le riforme subito e per la fretta del governo. Renzi ha una chance unica e una grandissima responsabilità». L'endorsement in favore del premier pronunciato l'altra sera negli studi di Cologno Monzese da Berlusconi junior in occasione della presentazione dei palinsesti del Biscione ha colto di sorpresa gran parte dei presenti, star tv, manager editoriali, direttori di giornali, cronisti di settore. Una dichiarazione piuttosto esplicita, anche se pronunciata dal punto di vista dell'imprenditore che richiede «stabilità e riforme che facciano ripartire l'economia: tifo per un governo che le faccia in fretta». Ma una dichiarazione calcolata: «Avevo messo in conto di suscitare stupore», ha ammesso più tardi. «Ma in un Paese che ha bisogno di riforme io tifo per l'ex sindaco di Firenze, il più bravo comunicatore dopo mio padre». A proposito, prima di esporsi così si è confrontato in famiglia? «Penso che mio padre abbia tutto l'interesse per cambiare in meglio il Paese, per esperienza e senso di responsabilità».
Si parlava di programmi tv, di cinema e di diritti per le partite di calcio. E anche di calcio tout-court, cominciando da Balotelli per proseguire con le dichiarazioni della sorella Barbara, ad del Milan: «Ha ragione lei, spazio ai quarantenni», l'ha sostenuta Pier Silvio a proposito delle necessità di rinnovamento della dirigenza in Federcalcio dopo le dimissioni del presidente Giancarlo Abete. «È il momento di cambiare e guardare avanti. La gioventù aiuta a superare le fasi difficili». Insomma, si svariava su tanti argomenti, ma nel retropensiero della serata resisteva quell'endorsement per il segretario Pd da parte del capo della più grande tv commerciale italiana. Che a un certo punto, scherzando con i giornalisti sul suo presunto neorenzismo, ha gigioneggiato: «Avete visto, per la prima volta ho usato le slide dopo che lo ha fatto Renzi...».
Quella di Berlusconi jr, però, non è certo una carta bianca a fondo perduto. Renzi sta catalizzando grande consenso, «la fiducia se la merita perché ha fatto un gran lavoro. Speriamo che ce la faccia». Ma attenzione, «perché la cosa peggiore è deludere le promesse». Perciò, via alle riforme senza indugi. È «indispensabile» intervenire su «giustizia, lavoro, tasse», ha elencato precisando che «è importante vedere come sono le riforme, perché vanno fatte bene, e con chi si fanno», ha sottolineato alludendo alla tenuta dell'asse tra Pd e Forza Italia. Il futuro più lontano, invece, è ancora da delineare.

Lui in politica, per ora non ci si vede. «Però mai dire mai. Per fare politica bisogna essere preparati, studiare, non basta il nome. Sarebbe da pazzi scendere in campo quando c'è già il più forte di tutti. Se non succede qualcosa, Renzi vince per vent'anni».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica