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Berlusconi lancia il piano per i giovani

Niente tasse per le nuove imprese, un fondo per la casa e sgravi per i nuovi collaboratori: ecco il piano del Cav per aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro

Berlusconi lancia il piano per i giovani

Un piano concreto per i giovani. Misure tese non solo ad avviarli nel difficile mondo del lavoro, ma a permettere loro di comprare una casa e andare a vivere da soli. Nel programma del centrodestra Silvio Berlusconi pone un accento importante al capitolo "giovani" con proposte e misure concrete che, se attuate in caso di vittoria, potrebbero rilanciare il mercato del lavoro che, a causa delle politiche di austerità avviate da Mario Monti in tredici mesi di governo, conta oltre il 10% dei disoccupati. "Se ogni impresa assumesse anche un solo giovane - ha spiegato il Cavaliere - avremmo 4 milioni nuovi posti di lavoro".

In caso di vittoria, nel corso del primo Consiglio dei ministri, il centrodestra promette di votare un provvedimento per detassare l’assunzione di nuovi collaboratori. Una proposta che il Cavaliere aveva già lanciato nei giorni scorsi ma che oggi, in una intervista a Rai Web Radio, torna a spiegare all'interno di un pacchetto di misure strutturate per aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro. "Se gli italiani con il loro voto ci daranno la possibilità di governare già nel primo Consiglio dei ministri approveremo un decreto legge che consentirà ad un’impresa di assumere un nuovo collaboratore senza dover pagare né i contributi né le tasse per i primi anni - ha spiegato il Cavaliere Converrà più di un’assunzione in nero". Non solo. Nel programma l'ex presidente del Consiglio ha inserito anche "la possibilità di non pagare le imposte per i primi cinque anni di attività" per chi apre una nuova impresa e di richiedere "un prestito per far partire un’attività o compare una casa" grazie all'istituzione di "un fondo speciale del Tesoro che darà alle banche le garanzie che chiedono". Quello che Berlusconi si propone di dare ai giovani è di poter realizzare il sogno di "fare gli imprenditori". Un sogno che la crisi economica sta, in molti casi, osteggiando.

Ma non c'è solo questo. Oltre all'abolizione e restituzione dell’Imu, davanti alla platea dell’Auditorium della Conciliazione a Roma, il Cavaliere ha annuciato che "al primo Cdm faremo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti". Poi Berlusconi ha affermato: "Dobbiamo vincere le elezioni e riassumere la responsabilità di governo e poi con il credo liberale cambiare la rotta e invertirla di 180 gradi.

Abbiamo fatto una rimonta straordinaria: eravamo al 14% e oggi stiamo al 23,1% e, insieme ai nostri alleati a solo 1,7 dalla sinistra: dobbiamo mettere fuori la freccia e sorpassarli".

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