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"Noi leali: sosteniamo il governo, ma senza rinunciare alla nostra identità"

Il Cav ribadisce il totale appoggio all'esecutivo: "Sostegno leale a Meloni per i prossimi cinque anni". E sul presidenzialismo assicura: "Ci sono le condizioni entro il 2027"

Berlusconi: "Noi leali. Sosteniamo il governo, ma senza rinunciare alla nostra identità"

Nessuna divisione o mal di pancia all'interno del governo: Silvio Berlusconi smonta i gufi della sinistra, mettendo a tacere le voci su presunte divergenze nella maggioranza. Il presidente di Forza Italia, in occasione della presentazione dei candidati azzurri alle Regionali in Lombardia, ha ribadito l'appoggio totale all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni: "Noi sosteniamo e sosterremo lealmente le decisioni che assumeremo collegialmente. Ma questo non significa rinunciare alla nostra identità, ma significa dover tenere fede a un patto di lealtà con gli elettori".

Contestualmente ha posto l'attenzione sul fatto che i forzisti rappresentano "il partito cardine di questa maggioranza e nessuno può mettere in dubbio la nostra lealtà nei confronti del governo". Da qui l'auspicio che non ci siano tensioni o spaccature nella maggioranza nei prossimi anni: "La lealtà reciproca è garanzia della stabilità oggi e per i prossimi cinque anni del nostro governo".

I rapporti nel centrodestra

Il Cav ha fatto notare che con gli alleati del centrodestra "c'è un rapporto leale che ci consente di governare bene insieme, a Roma come nelle Regioni". Allo stesso tempo ha ribadito con orgoglio di essere i "portatori di idee e di principi che nessun'altra forza politica ha saputo incarnare con coerenza". Nello specifico ha parlato dei "legittimi interessi" di molte categorie di italiani: "A differenza dei politici di professione, le nostre radici sono nell'impresa e nel lavoro".

L'obiettivo resta quello di creare un partito unico del centrodestra, una sorta di casa comune sul modello del partito Repubblicano americano: "Oggi e per il futuro le anime che noi rappresentiamo (quella liberale, quella cattolica, quella garantista) devono avere un ruolo essenziale, determinante non solo per i loro numeri ma per il loro valore politico. Un centrodestra di governo, in un grande Paese europeo, deve avere queste caratteristiche".

Le elezioni regionali che si terranno il 12 e il 13 febbraio in Lombardia e nel Lazio rappresentano un appuntamento elettorale molto atteso dal centrodestra, che spera di uscire vincitore e quindi di essere premiato dagli elettori. "Il governo nazionale e quello delle Regioni più importanti di Italia, di segno politico omogeneo, potranno lavorare insieme con particolare efficacia per fare ripartire il Paese. Anche per questo è fondamentale vincere in Lombardia come nel Lazio, e Forza Italia è e sarà in campo con tutte le sue energie e con le sue migliori risorse per ottenere questo risultato", ha dichiarato il Cav.

Il presidenzialismo

Berlusconi ha toccato anche il tema relativo al presidenzialismo, una delle tante riforme che il governo dovrà portare a termine entro il 2027. Per l'ex presidente del Consiglio si tratta di un'opportunità per far tornare ad avvicinare i cittadini alle istituzioni: "In questa legislatura vi sono davvero le condizioni per realizzare finalmente la riforma".

Per il Cavaliere è necessario che ai cittadini sia riconosciuto il diritto di eleggere direttamente il massimo vertice delle istituzioni del nostro Paese: "È una riforma nella quale crediamo profondamente, in Italia come in Europa, secondo il modello degli Stati Uniti, che unisce il massimo della forza e dell'autorevolezza al governo federale, nella materie di sua competenza, come la politica estera e la politica militare e il massimo dell'autonomia su tutto il resto riconosciuta ai singoli Stati e alle altre realtà locali".

Sicuramente è doveroso collaborare con le opposizioni quando si tratta di apportare modifiche alla Costituzione, ma Berlusconi ha messo le mani avanti su eventuali tentativi di ostruzionismo da parte dei partiti al di fuori della maggioranza: "Mi auguro che dalle opposizioni ci sia la disponibilità a individuare un percorso comune. Cercheremo questa convergenza con tutta la pazienza necessaria, che non significa però attribuire a qualcuno un diritto di veto".

La battuta su Crozza

Tra le altre cose Berlusconi si è lasciato andare a una battuta in riferimento a Maurizio Crozza, il noto comico che spesso lo imita nelle sue trasmissioni televisive, nel caso in cui si dovesse appisolare nell'esposizione del suo intervento: "Può darsi che io mi possa addormentare, ma non ditelo a Crozza per favore. Ho deciso ieri sera, dato che era un intervento atteso, di non parlare a braccio e quindi ho passato tutta la notte a scrivere. Ho dormito un'ora solo stamattina...

".

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