Il Cavaliere non molla e rilancia. Nel giorno in cui sono state consegnate le motivazioni della sentenza della Cassazione e a ventiquattr'ore dall'abolizione dell'Imu Silvio Berlusconi torna a parlare. Di tasse, giustizia e del suo futuro in politica. "C’è un caso della democrazia in Italia: se qualcuno pensasse di eliminare il leader del primo partito italiano, ovvero il sottoscritto, e questo venisse fatto sulla base di una sentenza allucinante e fondata sul nulla ci ritroveremmo in presenza di una ferita profonda e inaccettabile per la democrazia", il leader del centrodestra
"L’Imu è un primo passo importante, ma ora bisogna fare molto di più e nelle prossime settimane il governo deve dare una scossa per l’economia oppure saremo inchiodati ad una tendenza recessiva. O riprendiamo a correre o rischiamo di pagare un prezzo altissimo alla crisi". Silvio Berlusconi, intervenendo in collegamento telefonico con Studio Aperto, commenta così la vittoria del Pdl sulla tassazione della prima casa. Il Cavaliere ha poi assicurato che il Pdl manterrà "una grande vigilanza sulla service tax" del 2014.
Dopo l'Imu, tocca all'Iva. L'aumento dal 21 al 22% "credo davvero che non debba farsi e che si possa non fare - ha detto l'ex premier -. Non c’è una sicurezza che attraverso l’incremento dell’Iva ci sia un aumento delle entrate dell’erario". "L’obiettivo fondamentale per il futuro - ha sottolineato Berlusocni -, è quello di un ulteriore consistente alleggerimento della pressione fiscale per gli italiani, perchè siamo in un Paese in cui la domanda interna, i consumi interni, sembrano addirittura moribondi. Occorre uno shock economico positivo e tutti sanno che la
538em;">strada maestra è quella di lasciare più soldi nelle mani delle famiglie, attraverso riduzioni fiscali che siano consistenti".
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