Berlusconi smentisce Alfano sul voto: "Un risultato superiore al previsto"

Il Cavaliere da Mosca commenta le amministrative e rilancia: "Ora variamo una grande confederazione di tutti i moderati"

Berlusconi smentisce Alfano sul voto: "Un risultato superiore al previsto"

Roma - Le elezioni minuto per minuto a casa di Vladimir Putin. È così che Silvio Berlusconi passa questo lungo lunedì di elezioni. Senza traumi né angoscia: «I risultati sono al di sopra delle mie aspettative. Abbiamo avuto quattro, cinque città al primo turno, come il Pd, così mi hanno detto e siamo al ballottaggio in altre tredici». E se Alfano parla di sconfitta, Berlusconi appare molto più sereno: «Non sono di questo avviso. Ora che c’è il festival dell’antipolitica pensavo ci fosse un’affluenza più bassa e più penalizzante per noi». Del Carroccio sa poco: «Mi dicono che a Verona ha vinto Tosi». Scherza su Palermo: «Orlando? Il nuovo che ritorna». E ancora: «Serve una grande confederazione di tutti i moderati, di tutti quelli che non si riconoscono nella sinistra. Se restiamo tutti uniti possiamo anche vincere le prossime elezioni».
Tutto questo avviene in serata. Prima c’è il Vladimir day. Putin («È un uomo straordinario», dice il Cavaliere) posa la mano destra su una copia speciale della Costituzione russa e pronuncia le 33 parole del giuramento. «Giuro di rispettare e sostenere i diritti e le libertà degli individui e dei cittadini, di osservare e proteggere la costituzione della Federazione Russa, di difendere la sovranità, l’indipendenza, la sicurezza, l’integrità dello Stato, e di servire il popolo in buona fede». Per lui è il terzo ritorno al Cremlino. Lungo l’ala destra a pochi passi da lui, in un posto d’onore in prima fila proprio di fianco al patriarca Kirill, capo della chiesa di Russia, c’è Silvio Berlusconi, invitato come amico personale insieme all’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Dalla cittadella fortificata posta nel centro di Mosca i risultati delle amministrative arrivano a singhiozzo. Il presidente del Pdl, nelle prime ore del pomeriggio, viene intercettato dai giornalisti quando il quadro complessivo fatica ancora a comporsi. Il primo commento è nel segno della continuità con le posizioni espresse prima del verdetto elettorale. Quindi avanti con l’esecutivo dei tecnici ma senza deleghe in bianco. «Sosteniamo Monti in maniera convinta, ma naturalmente chiediamo a questo governo di non costringerci a votare misure che non siano da noi condivise. Penso sia una cosa assolutamente logica». Nel giorno più lungo del Pdl, nelle ore in cui l’ondata di ritorno dell’appoggio al Professore si abbatte su Via dell’Umiltà, Berlusconi difende dunque il segretario del suo partito, negando che vi siano problemi di leadership interna. «Non mi risultano vere le notizie di stampa su un Pdl percorso da voglie non positive», dice l’ex premier, commentando le notizie su un presunto calo di popolarità di Alfano e su un sorpasso negli indici di gradimento da parte di Daniela Santanchè. «Io ho un rapporto sempre molto convinto con tutti coloro che sono del mio partito», aggiunge prima di tornare al Cremlino.
Berlusconi preferisce evitare commenti volanti sulle elezioni francesi. «La vittoria di Hollande? Lasciamo perdere. Intendevo dire che la vittoria di Hollande merita un’analisi approfondita e non si può dare una risposta su due piedi, ci sono i pro e i contro». Qualche parola in più la spende per la sua visita moscovita. «È stata una cerimonia molto solenne. A me è stato dato il posto d’onore fra gli ospiti, nella fila subito dopo i parenti». Berlusconi riferisce di una colazione ristretta tra lui, lo stesso Putin, Gerhard Schroeder, l’ex capo di Stato russo Dmitri Medvedev e i tre presidenti di Federazione dei Giochi olimpici di Sochi. Evidentemente il tema a tavola con Putin sono state le Olimpiadi invernali di Soci 2014. Un lavoro di preparazione dell’appuntamento sotto il segno dei cinque cerchi che suscita l’aperta ammirazione di Berlusconi. D’altra parte un’idea l’ex premier italiano se l’era già fatta esattamente quando aveva visitato gli impianti. «Impressionanti, solo un Paese come la Russia poteva mettere in piedi in così breve tempo, con tre turni di lavoro, sabato e domenica comprese strutture di tale livello». C’è un finale a sorpresa per la giornata che vede Berlusconi ospite d’onore alla cerimonia di insediamento di Putin. Il capo di Stato russo invita l’ex premier ad assistere a una partita di hockey su ghiaccio nella quale scende in campo lo stesso inquilino del Cremlino.

Putin vuole così condividere con l’amico Silvio l’ultima sua grande passione: il leader del Cremlino, già judoka ed esperto nuotatore, ha iniziato da circa un anno e mezzo a giocare a hockey. E spesso dopo la mezzanotte si trova ad allenarsi con una squadra di dilettanti. Un rito a cui promette che non rinuncerà neppure ora che è di nuovo al comando della Russia.

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