Più dipietrista di Tonino a Vasto, più montiano di Monti a Palazzo Chigi, più socialista di Hollande a Parigi. Benvenuti nel magico mondo di Pier Luigi Bersani, un abito per ogni occasione, ogni occasione immortalata in un book fotografico. A Vasto cerano Vendola e Di Pietro, e il segretario Pd quello scatto, bisogna dirlo, non lha mai rinnegato. Salvo un certo imbarazzo quando una delle parti male amalgamate del Pd (copyright DAlema) gli ha fatto notare che in futuro sarebbe meglio ispirarsi a quellaltra, di foto, quella con il premier, Alfano e Casini sfuggita al sen twittante del leader Udc.
Uscito dal vertice governativo con piglio merkeliano e aspirazioni da moderato, sulle quali basti dar conto del gaudio per lintravisto accordo sulla riforma del lavoro, Bersani sè tolto il loden e, inforcato leskimo, è volato a Parigi per la convention progressista sulla «Rinascita dellEuropa». Al Cirque dHiver è arrivato da vero compagno: «Verso lincontro con Hollande in metropolitana, non in auto blu», ha twittato allegando lultima foto del book (qui sopra), che lo ritrae mentre aspetta il treno. Oltralpe Bersani ha dato sfoggio di socialismo che più vero cè solo quello reale, alla faccia dellasse Monti-Merkel: «Ci auguriamo la vittoria di Hollande in Francia, sarà la conferma che lEuropa egoista e cinica sarà alla fine del ciclo». E poiché, come diceva un follower prontamente retwittato da Bersani «mica siam qui a contare i bulloni della Torre Eiffel», eccovi serviti ancor meglio: il Fiscal compact europeo «non basta, non è sufficiente». Monti lha firmato, fa notare un cronista, ma Bersani impavido: «Vale quella firma, ma poi, da italiani di buon senso, capiamo che» va rafforzato. Fino al coup de théâtre sullarticolo 18, che a Roma non devessere un tabù, ma a Parigi lo ridiventa: «Pazzesco pensare di attaccare i pilastri delle tutele dellarticolo 18».
Chissà, forse pensava che la convention fosse a porte chiuse, in stile sovietico. Infatti, di fronte ai compagni francesi Bersani sè vantato: «Per una volta noi italiani abbiamo fatto da apripista. Lultimo anno si è portato via il governo Berlusconi. È accaduto anche grazie a noi, al Pd. A unopposizione concreta e radicata».
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