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Bersani cerca la quadra, ma è scontro nel Pd

Bersani cerca la quadra, ma non riesce a tenere insieme il partito. Fassina contro i renziani: "Indeboliscono il segretario". Renzi: "Nessun complotto"

Bersani cerca la quadra, ma è scontro nel Pd

"Mi sto occupando dei problemi del paese". Pierluigi Bersani risponde con queste parole a Giorgio Napolitano che chiede responsabilità e ai giornalisti che gli domandano se sta pensando a un governo di larghe intese. "Non mi sto occupando di questo", taglia corto il segretario del Pd, che poi precisa: "La proposta che rivolgo alle forze parlamentari si basa su uno schema che consente a ciascuna di esse di riconoscervisi".

E, mentre il premier pre-incaricato prosegue le sue consultazioni per trovare una quadra, il partito non sta a guardare. C'è agitazione nel magma democratico, cosciente di non avere i numeri per governarare e di dover per forza di cose cercare appoggio fuori dal partito. Un trambusto che preoccupa Stefano Fassina. "È grave che, in ore decisive per la costruzione di un governo adeguato alle sfide di fronte all'Italia, una parte del Pd intervenga per indebolire il tentativo del presidente incaricato Bersani prospettando una possibile maggioranza con il Pdl per un "governo del presidente", scrive il responsabile economico Pd sulla sua pagina Facebook.

Il riferimento è alla corrente renziana e in particolare sembra riferirsi a Graziano Delrio, intervistato oggi da Repubblica. "Se il Capo dello Stato chiede un governo istituzionale del Presidente, Pd e Pdl non possono fare i capricci", ha detto il presidente dell’Anci, "Serve un governo di scopo che duri cinque, sei o sette mesi, per approvare tre o quattro punti fondamentali". Delrio ha però precisato che si tratterebbe di un governo breve: "Non avrebbe un orizzonte di legislatura. La nostra posizione è coerente: non possiamo siglare alleanze organiche con il Pdl dopo una campagna elettorale finita 15 giorni fa. Non penso a una larga coalizione organica sul modello tedesco, non c’è il clima nè ci sono i personaggi".

Per Fassina Bersani deve tener d'occhio un solo obiettivo: il cambiamento. "Qualunque compagine governativa, in qualunque forma presentata, sarebbe impossibilitata dal sostegno del Pdl a realizzare il cambiamento", aggiunge, "Non sarebbe tanto un problema del Pd. Sarebbe un danno enorme per la residua credibilità delle istituzioni democratiche perchè non si riuscirebbero a affrontare le emergenze politiche e economiche. Gli obiettivi di parte, di una parte del Pd, almeno in una fase cosí delicata, non dovrebbero essere anteposti all'interesse del Paese".

In serata ci ha pensato Matteo Renzi a gettare acqua sul fuoco.

Il sindaco di Firenze avrebbe telefonato a Bersani per rassicurarlo: "Nessun tentativo di ostacolare il segretario", ha detto.

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