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Bersani mette le mani avanti "Monti è una risorsa... ma non lo arruolo nel Pd"

Serve "un centrosinistra di governo", che riunisca le forze moderate. Niente inciuci elettorali, "non si arriverà fino a Beppe Grillo"

Bersani mette le mani avanti "Monti è una risorsa...  ma non lo arruolo nel Pd"

Che farà il Partito Democratico alle prossime elezioni? Ha in mente di calare il proverbiale asso nella manica? Magari aprendo le porte democratiche a Mario Monti? A margine della conferenza programmatica del Pd livornese, il segretario Pier Luigi Bersani risponde anche a questo.

"Monti non voglio arruolarlo", chiarisce "ma che è una risorsa lo vedrebbe anche un bambino". Se a Bruxelles Monti è riusciti a fare quello che ha fatto, commenta Bersani, è perché "ha giocato bene le sue carte". Ma anche "perché non c'era Sarkozy".

Monti a Bersani piace. Ma non abbastanza. Il segretario democratico è interessato alle alleanza, ma non senza se e senza ma. Certo, si possono fare, "ma non le si fa prescindendo dall'idea che abbiamo di questo Paese". 

Ecco perché il centrosinistra di governo che Bersani vorrebbe non accoglierà tutti. Non devono esistere "teorie a scavalco o di proprietà transitiva per cui se ci sta uno deve starci anche l’altro finchè si arriva a Grillo: no perchè questo Paese c’è da governarlo". E quindi non ci saranno "inciuci con nessuno".

Il riferimento che il Pd deve avere è invece quelli di "tutte quelle forze democratiche moderate, costituzionali ed europeiste che possono dare una mano a sconfiggere il populismo e la deriva di destra che si stanno muovendo in Europa".

Una battuta anche sulle primarie: "Abbiamo detto che faremo le primarie, non che si aprono le primarie, perchè altrimenti saremmo da ricovero, chiamerebbero il 118. Quando sarà il momento ne riparleremo".

Lavoro e spending review

Il segretario del Pd commenta anche i dati sulla disoccupazione giovanile forniti dall'Istat. "Tutto quello che stiamo discutendo, compresi questi nuovi accordi europei Deve avere un nome e un cognome, qualche spazio in più per dare lavoro, altrimenti noi non risolviamo neanche la questione della finanza pubblica. La recessione è troppo forte, e nei prossimi mesi quel tanto di spazio che potremo trovare dopo l’accordo di Bruxelles e anche una spending review fatta bene, noi dobbiamo creare un po' di lavoro".

Sarebbe inaccettabile "se la spending review andasse a toccare la risposta sociale".

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