"Tocca a noi". Così Pier Luigi Bersani sprona i suoi durante la Direzione del Pd: "Ho sempre creduto e saputo che metterci al servizio di un progetto più grande di noi non riduce nè il ruolo nè la forza del nostro partito. Anzi semmai le accresce", ha detto sottolineando che il partito ha "il dovere della proposta" e che per questo a metà luglio si riunirà in un'assemblea nazionale.
Le ultime amministrative - che, Bersani lo ha ribadito, il Pd ha vinto, spingono il partito ad apririsi "ai progressisti, ai moderati, alle forze democratiche e civiche moderate". Non "un'ammucchiata", però, ma un gruppo in grado di mettere in piedi un "patto di legislatura". Ecco perché, quindi, entro l'anno il leader del Pd chiede che ci siano primarie aperte. "Io mi candiderò, ma mi candiderò dentro a quel percorso e in una giornata di grande partecipazione costruita non per allestire generiche carovane o determinare questa o quella rendita di posizione ma per ricavare governabilità dalla partecipazione", ha spiegato.
In ogni caso, il Pd continuerà a sostenere Monti, come Bersani aveva già detto nei giorni scorsi. Si voterà quindi nel 2013, come previsto. In un anno sarà però fondamentale, per i democratici così come per gli altri partiti, mettere a punto la riforma elettorale. Così come proposto da Angelino Alfano, in tre settimane si verificherà se c'è un accordo. "La riforma sia però liberata da ogni condizionamento, il semipresidenzialismo non è percorribile in questo scorcio di legislatura", precisa però il segretario del Pd, Noi siamo per un sistema parlamentare riformato, semplificato e rafforzato, per un ruolo forte del governo e per una preziosa funzione di equilibrio del presidente della Repubblica".
Bersani non ha risparmiato nemmeno gli altri partiti, a partire dall'Idv: "Di Pietro decida se vuole insultarci attacarci ogni giorno o fare l’accordo. Anche oggi ho letto una serie di dichiarazioni di Di Pietro che sono irragiungibili per Grilo, ma c’è un limite a tutto. Su questo bisognerà che ci intendiamo".
La risposta di Antonio Di Pietro non ha tardato ad arrivare: "L'alleanza con il Pd noi l'abbiamo già fatta, come hanno dimostrato le recenti amministrative, e vogliamo mantenerla", ha detto il leader dell'Idv, "Ma prima di poterla confermare nuovamente per le prossime elezioni politiche, vogliamo capire quale sia il programma reale ed effettivo che intende portare avanti il Pd, perché non intendiamo cadere nel tranello delle ipocrisie e della vendita di fumo".
"Le parole di oggi di Bersani danno fiato e ossigeno, sono molto importanti", ha detto invece Nichi Vendola, "C’è il riconoscimento che non bastano i leader dei partiti e i partiti, ma che
occorre un coinvolgimento di movimenti, organizzazioni, donne. C’è una forte esigenza di cambiamento e c’è bisogno di un allargamento. Soprattutto per i giovani, per evitare la condanna all’ergastolo della precarieta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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