Il Bestiario, la Difensigna

La Difensigna è un animale leggendario che difende i ladri e accusa i derubati

Il Bestiario, la Difensigna
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La Difensigna è un animale leggendario che difende i ladri e accusa i derubati.

La Difensigna è un mitico essere, che vive rinchiusa all’interno di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, senza nessun contatto con la vita reale. La consigliera del PD, avendo contratto il virus dell’ideologia radical chic, difende la privacy delle povere borseggiatrici filmate in metropolitana da gruppi di crudeli volontari che intendonosottoporle alla pubblica gogna. Le parole esatte della Difensigna sono state: “É squadrismo. La smettano, sia quelli che realizzano i video, sia chi gestisce i canali Instagram che li rendono virali, di spacciare la loro violenza per senso civico”.

Secondo l’autrice, se capiamo bene, le borseggiatrici, essendo in uno stato di bisogno, non dovrebbero essere messe nella condizione degradante di rubare. Sarebbe più dignitoso creare, all’interno delle metropolitane, punti di raccolta dove i passeggeri possano deporre orologi, borsette e oggetti di valore da devolvere direttamente alle borseggiatrici senza doverle far sentire a disagio e in imbarazzo come fossero delle ladre qualsiasi. In nome dell’uguaglianza sociale, inoltre, sarebbe gradito allegare al bene anche un biglietto di scuse per appartenere a un ceto sociale abbiente.

La Difensigna aggiunge anche che: “Nessuno qui nega che esista un problema di sicurezza a Milano, la soluzione non è filmare i volti di queste persone, spesso minorenni, per poi diffondere i video su canali che hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni. Non siamo nel far west. Se fanno video li consegnino alle forze dell'ordine”. Il problema è che, come tutti sanno, le borseggiatrici, spesso incinta o con figli molto piccoli, se arrestate vengono rilasciate il giorno stesso. Le forze dell’ordine non possono nulla. Dunque che fare?

Anche in questo caso proviamo a interpretare il pensiero della Difensigna. Immedesimiamoci per un istante in queste madri o future madri che devono sostenere lo stress psicofisico dell’arresto, di un interrogatorio e di una sentenza che, per quanto le lascerà libere, le traumatizzerà per tutta la vita.

Possiamo sopportare l’idea che le borseggiatrici vivano tutto questo abbandonate a sé stesse? La proposta potrebbe essere quella che il derubato accompagni la derubante in questura per sostenerla psicologicamente in un momento così difficile. Si consiglia infine di invitarle a casa per farle trascorrere una notte tranquilla regalandole una copia delle chiavi dell’appartamento per non sembrare ostili.

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