Il Bestiario

il Bestiario, lo Smemorigno

Lo Smemorigno è un essere leggendario che di fronte alla Commissione d’Inchiesta sul Covid finge di dimenticare il proprio operato

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Lo Smemorigno è un animale mitologico che sentendosi un tantino coinvolto nell’”ineccepibile” gestione dell'emergenza pandemica, critica la commissione col compito di indagare sulla risposta governativa, definendola un "plotone d'esecuzione politica" e un "tribunale politico". Lo Smemorigno, pur dichiarando di essersi mosso nel migliore dei modi possibili, reagisce in modo nervosetto e scomposto di fronte al lungo elenco che tocca tutte le decisioni dell'Esecutivo nel periodo della pandemia: dallo stato di emergenza, alla nomina del commissario straordinario, dalle vaccinazioni ai divieti.

La commissione dovrà svolgere indagini e valutare l’efficacia, la tempestività e i risultati delle misure adottate dal Governo; lo Smemorigno non ricorda quando ironizzava sul fatto che il Covid potesse arrivare in Italia, lanciando slogan del tipo “Milano non si ferma” e invitava a prendere un aperitivo in compagnia.

La commissione dovrà accertare le ragioni del mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale redatto nel 2006; effettivamente lo Smemorigno, in quanto smemorato, si dimenticò di aggiornare il piano pandemico, troppo impegnato a finire di scrivere un libro dal titolo “Perché guariremo” (2020), subito ritirato senza vergogna mentre la gente veniva ancora intubata.

La commissione dovrà valutare la tempestività e l’adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti che il governo e le sue strutture di supporto hanno fornito alle Regioni; lo Smemorigno, a cui consigliamo un integratore per la memoria dopo i pasti, ha scordato l’immagine dei camion dell’esercito a Bergamo che trasportavano le vittime di una zona rossa trascurata e, naturalmente, dimenticata.

La commissione dovrà indagare su eventuali abusi, sprechi, irregolarità, comportamenti illeciti che abbiano interessato la gestione delle risorse destinate al contenimento della diffusione e alla cura della malattia da parte del governo, delle sue strutture di supporto e del Commissario straordinario; lo Smemorigno evidentemente ha rimosso, per propria sanità mentale, la gestione delle mascherine e dei “mitici” banchi a rotelle mandati al macero insieme a diversi milioni di euro.

La commissione dovrà verificare le misure di contenimento adottate dal Governo nelle fasi iniziali e successive della pandemia, individuando eventuali obblighi e restrizioni carenti di giustificazione in base ai criteri della ragionevolezza, della proporzionalità e dell’efficacia, contraddittori o contrastanti con i princìpi costituzionali; lo Smemorigno soffre di gravi buchi di memoria per quanto riguarda il Green Pass, l'esclusione dal mondo del lavoro, il divieto dell'utilizzo dei mezzi pubblici e di bere un caffè all’aperto.

La commissione dovrà verificare l’efficacia e la corrispondenza dei protocolli terapeutici alle linee guida contenute nel piano pandemico, soprattutto in relazione alla loro applicazione nelle terapie domiciliari; in una famosa conferenza stampa della task force degli esperti, il giornalista chiese perché non venisse aggiornato il protocollo “tachipirina vigile attesa”. Gli fu risposto che non era una priorità.

Ma lo Smemorigno non lo ricorda.

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