Quaranta chilometri per raggiungere l'ospedale di Susa, contro i tredici per arrivare a quello di Briancon, subito dopo il confine con la Francia. La tragica morte della tredicenne inglese, che due giorni fa ha perso la vita dopo essere caduta da una seggiovia a Claviere, ripropone - non senza polemiche - il tema dei soccorsi.
«Bisognerebbe ripristinare la convenzione in essere con Briancon durante le Olimpiadi invernali del 2006», è l'appello che il sindaco di Claviere, Franco Capra, ha fatto alle telecamere del Tg3 Piemonte. «Forse per la giovane turista inglese non sarebbe cambiato nulla - aggiunge il primo cittadino - ma potrebbe essere molto importante per il futuro».
La studentessa britannica, che si trovava in alta Valsusa in gita scolastica, è morta in ambulanza, mentre veniva trasportata da Claviere all'ospedale di Susa.
Intanto una consulenza che, fra gli altri aspetti, verifichi anche la funzionalità complessiva dell' impianto francese è stata affidata dalla procura di Torino. Ad occuparsene, per conto del procuratore Raffaele Guariniello, sarà un ingegnere del Politecnico. La polizia, intanto, sta completando le audizioni dei testimoni.
«Eravamo in quattro, e Poonan si era seduta in una delle postazioni di centro. Ad un certo punto i suoi sci si sono incrociati con quelli di una vicina ed è scivolata.
L'impiantista, che in base al regolamento deve intervenire in caso di necessità, pare fosse nella zona dell'imbarco a fumare una sigaretta
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