Manifestanti No Tav caduti nella rete del pesce daprile. Un gruppo di militanti valsusini della Giovane Italia ha beffato i violenti No Tav, modificando la scritta sul monte Musine. Da «Tav=mafie» a, semplicemente, «Tav». «Finalmente quel versante della montagna dice Alessandro Boffa, presidente provinciale della Giovane Italia recita quello che tutti gli abitanti della Valsusa, che non sono ostaggio dei violenti, vogliono davvero sostenere, il progetto dellalta velocità».
E Augusta Montaruli, vice capogruppo Pdl in Regione Piemonte applaude i militanti: «Mentre i violenti erano al parco a prendere il sole, a pensare al bene della Valle ci hanno pensato i nostri ragazzi che si oppongono ai soprusi».Il blitz dei valsusini mette in rete i No Tav
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