RomaNon chiamatela «manovra bis», si raccomandano a Palazzo Chigi. I mercati, si sa, sono volubili e potrebbero «agitarsi». Comunque nelle stanze dei bottoni si sta preparando una sorta di correttivo finanziario da varare entro la fine dell'estate. La Fornero mette le mani avanti: sarà un autunno caldo. E Monti spalanca bene le orecchie, accettando consigli da tutti. A cominciare dal segretario del Pdl Alfano. Per poi passare a Casini (al segretario dell'Udc ha confidato che è necessario «fare ogni sforzo per riprendere al più presto la strada della crescita»). Mentre i suoi uomini studiano con attenzione la proposta di legge, presentata ieri da Benedetto della Vedova (Fli) e, soprattutto, il piano messo a punto dalla coppia Bassanini-Amato (piano ospitato ieri sulle pagine del Corriere della Sera e su quelle del Sole 24 ore).
A Palazzo Chigi fanno questo ragionamento: la manovra va bene e ha passato sia l'esame dei mercati che quello dell'Unione Europea. Però è l'economia reale che adesso va sostenuta con vigore. Devono risollevarsi i consumi e soprattutto bisogna tornare a sostenere le imprese. Possibile, inoltre, una revisione del debito grazie alla cessione dei «gioielli immobiliari» dello Stato, come suggerisce il Wall Street Journal. Il quotidiano economico americano sembra bene informato sulla prossima vendita di 350 immobili di pregio (tra castelli e palazzi storici) per un valore complessivo di oltre un miliardo e mezzo di euro. Il piatto potrebbe essere allettante per gli investitori internazionali ma il foglio americano mette le mani avanti: attenzione, però, alla lentezza della burocrazia italiana!
Dove si potrebbe andare spediti, invece, è nella convocazione delle Commissioni bilancio di Camera e Senato. Monti ha avvertito Fini e Schifani: «Tenete i motori accesi, non si sa mai». E già dal 20 agosto i nostri parlamentari potrebbero essere convocati per discutere del nuovo piano finanziario. L'intervento del governo potrebbe includere qualcosa delle ricette finora presentate all'indirizzo di Palazzo Chigi. Molta attenzione viene dedicata in queste ore alla già citata proposta della coppia Bassanini-Amato che prevede un abbattimento in cinque anni di 178 miliardi di debito pubblico grazie a privatizzazioni, tassazione dei capitali depositati all'estero e acquisto obbligatorio di titoli pubblici da parte delle casse previdenziali. Secondo il piano dell'ex presidente del Consiglio e dell'attuale direttore della Cassa depositi e prestiti questo mix di interventi produrrebbe un calo di 2,5 punti percentuali del debito ogni 12 mesi, senza nemmeno far ricorso a una patrimoniale straordinaria. Piano in linea con quanto presentato dallo stesso Angelino Alfano a Monti. Una bozza ancora generica che però alza l'asticella delle cessioni immobiliari a 400 miliardi. Nella proposta del segretario del Pdl c'è la creazione di un fondo obbligazionario dove trasferire beni immobili e mobili. E con i ricavi ottenuti abolire l'Imu sulla prima casa e alleggerire la pressione fiscale per le imprese. Soprattutto per quelle piccole e per gli artigiani che, secondo quanto riferisce l'ultimo studio della Cgia di Mestre, sono i settori più colpiti da una recessione che ha impoverito le famiglie riportando il reddito ai livelli di 10 anni fa e, ovviamente, deprimendo i consumi con un taglio del 4% (al lordo dell'inflazione).
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