Bondi: "La regia di Napolitano dietro lo strappo di Alfano"

Per il parlamentare, i governisti hanno forzato la mano per un impegno preso col Colle, garante del sistema politico attuale

Bondi: "La regia di Napolitano dietro lo strappo di Alfano"

"L’unica idea forte che ha ispirato Alfano fino all’ultimo momento è stato il tentativo di imporre al Presidente Silvio Berlusconi e all’intero partito l’accettazione della sua decadenza dal Parlamento e la fedeltà assoluta al governo. È evidente che questa unica preoccupazione non può non essere dovuta ad un impegno vincolante assunto con il Pd, con Enrico Letta sotto la regia del Presidente della Repubblica". Ieri il parlamentare del Pdl Sandro Bondi non le aveva mandate a dire ad Alfano. E oggi, intervistato da Lucia Annunziata a "In mezz’ora" insieme alla sua compagna, la senatrice Manuela Repetti, la sua opinione non cambia: "Il regista della vita politica italiana è Napolitano e tutto il resto ruota intorno a lui. Confermo tutto, la trattativa tra Berlusconi e i ministri si basava su una cosa semplice: entriamo tutti in Fi e rimettete tutti il mandato nelle mie mani, poi decidiamo cosa fare. Ma i governisti chiedevano un documento in cui accettasse che il governo non si tocca, anche con la decadenza o una legge di Stabilità che non va bene. Allora, questo è un impegno preso con Letta e Napolitano perché è Napolitano il garante di questo assetto politico, come della nascita del governo Monti".

La Repetti rincara la dose: "Tutto ruota intorno a lui. La politica dal 2011 è sotto la regia di Napolitano, dalla caduta del governo Berlusconi, che sta proseguendo anche oggi". Per Bondi, "quello che è avvenuto in questi giorni non ha nulla di nobile, è stato solo calcolo cinico e brutale. Hanno abbandonato Berlusconi nel momento più difficile della sua vita". Il parlamentare poi aggiunge: "Ho ascoltato la conferenza stampa di Alfano, non capisco i motivi della scissione anche se lui ha insistito molto nel dire che la questione decadenza Berlusconi nulla ha a che vedere con il prosieguo del governo. Io credo che sia inaccettabile che si accetti che sia cacciato il leader del partito e non vedo nemmeno tanto solida la maggioranza".

In merito all'azione della rinata Forza Italia, Bondi spiega: "Nei prossimi giorni faremo i gruppi e poi insieme e democraticamente decideremo cosa fare. La mia opinione, se vedo le cose chiaramente, è inevitabile che FI sarà all’opposizione governo". Quanto al Cavaliere: "Berlusconi sta bene. È molto stanco, provato da infinite riunioni, mediazioni e tentativi, falliti, di compromesso. Ma ieri ha dimostrato di fare discorsi politici con lucidità. Da lui ci sono state parole e sentimenti sinceri. Ho cercato di trovare nelle espressioni di Angelino le stesse espressioni di dolore.

E a me sembrava soprattutto entusiasta per la sua nuova avventura anche se non contento di quanto successo". Infine, per quanto riguarda il governo, Bondi spiega: "Maggioranza c’era prima e c’è oggi, ma come ho detto se la legge di stabilità non si cambia noi non dovremmo votarla".

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